Coronavirus, l’ospedale di Seriate sotto pressione: “Contagiati 50 operatori”
È uno degli ospedali lombardi "dedicati" alla cura del coronavirus, ma è anche tra le strutture che sono più sotto pressione per l'emergenza. A Seriate (Bergamo) il pronto soccorso lavora a pieno regime da giorni e i reparti sono stati trasformati per diventare un centro specializzato in pneumologia e infettivologia. "Cinquanta operatori sono risultati positivi", ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, annunciando l'acquisto da parte della Regione di "oltre 400 Cpap, macchinari per drenare il numero di persone che hanno bisogno di terapie intensiva".
L'ipotesi zona rossa nella Bergamasca
A Bergamo la situazione dei contagi sta peggiorando rapidamente, soprattutto nell'area di Alzano Lombardo e Nembro, ed è allo studio l'ipotesi di allargare la zona rossa anche a quest'area. Le persone positive sono aumentate più che in tutto il resto della Lombardia, compresa la stessa zona di Lodi. "Per questo abbiamo chiesto all'Iss di fare una valutazione e suggerire al governo la migliore strategia da adottare per contenere l'epidemia", ha detto Gallera rispondendo ai giornalisti. L'incremento dei positivi a Bergamo è stato di 129 casi contro i 98 di Lodi e questo "impone una riflessione che deve essere fatta dai tecnici per quale sia la migliore strategia per contenerlo".
I tre ospedali dedicati al coronavirus
Con Seriate, gli ospedali che stanno lavorando come centri anti coronavirus sono Crema e Lodi. Le strutture “dedicano e trasformano i reparti di medicina in pneumologie e si fanno carico di pazienti meno complessi", ha spiegato l'assessore Gallera. In arrivo anche i Cpap (Continuous Positive Airway Pressure), strumenti che aiutano i pazienti a respirare e che possono essere usati anche fuori dalla terapia intensiva.