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Coronavirus, l’infettivologo Galli: “A Milano ancora troppa gente e operai in giro”

Dito puntato contro l’eccessivo numero di persone ancora in giro per le strade di Milano da parte dell’Infettivologo dell’Ospedale Sacco Massimo Galli: “Sono giorni che sostengo che la battaglia si combatterà a Milano – ha spiegato il Professore – ed io vedo ancora operai al lavoro in strada, oltre a persone che escono per futili motivi”.
A cura di Chiara Ammendola
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"Sono giorni che sostengo che la battaglia si combatterà a Milano dove i casi aumenteranno nei prossimi giorni: ed io in città vedo ancora troppe persone in giro", così l'infettivologo primario dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha voluto sottolineare ancora una volta l'attenzione da dedicare al capoluogo lombardo.

Il professore si è detto preoccupato per quello che succederà a Milano e anche se il distanziamento sta aiutando, è vero anche ci sono tante persone in giro: "Ieri, venendo in ospedale ho trovato gli operai che tracciavano le strisce bianche in terra, la segnaletica – ha spiegato in un'intervista rilasciata a Repubblica, Galli – ora, mi chiedo: è importante fare una cosa del genere adesso? Non sarebbe meglio rimandarla?". Secondo l'infettivologo quindi il problema non riguarda solo le persone che passeggiano o quelle che portano a spasso il cane: "Le persone continuano ad andare in giro, anche per futili motivi, e a disseminare le infezioni", conclude Galli secondo cui "ci dobbiamo aspettare la crescita per i contatti precedenti a giovedì scorso, nella peggiore" altri contagi.

Aumentano i contagi a Milano: Fontana chiede l'esercito in strada

Intanto a Milano il numero dei casi confermati continua a crescere costantemente. L'ultimo bollettino, la sera del 19 marzo, è allarmante. I casi confermati salgono a 3.278 a livello provinciale con un'impennata di 634 in più nelle ultime 24 ore. In città sono 1378, in aumento di 287 da ieri. Ecco perché il governatore lombardo Attilio Fontana, il sindaco di Milano Beppe Sala, le autorità sanitarie e ora anche gli esperti inviati dalla Croce rossa cinese hanno lanciato l'allarme: c'è ancora troppa gente per la strada, sui mezzi pubblici, nei supermercati e nei luoghi di lavoro. Così l'epidemia non si ferma e gli ospedali rischiano il collasso totale.  “Servono misure più rigorose. Dovete chiudere tutto per salvare le vite – ha spiegato il delegato cinese arrivato in Lombardia con il suo bagaglio di esperienza– non abbiamo una seconda scelta”.

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