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Coronavirus, l’appello dell’assessore Gallera agli anziani: “Gli over 65 a rischio: restate a casa”

Appello dell’assessore al Welfare Gallera ai cittadini lombardi over 65 invitati a rimanere a casa almeno per i prossimi 15 giorni: “Siete la categoria maggiormente a rischio – ha spiegato l’assessore – rallentate il più possibile gli scambi di socializzazione”. Intanto sono state prorogate, con alcune modifiche, le misure di contenimento del contagio in tutta la Regione.
A cura di Chiara Ammendola
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Anziani al mercato di Milano durante il periodo del coronavirus
Anziani al mercato di Milano durante il periodo del coronavirus
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Continuano le misure restrittive in Lombardia per arginare la diffusione del coronavirus e così anche le raccomandazioni da parte della Regione ai propri cittadini. In particolare l'assessore al Welfare Giulio Gallera ha lanciato un appello agli anziani, categoria fragile al Covid-19, che ha invitato a rimanere a casa almeno per i prossimi 15 giorni.

"Il messaggio che diamo oggi è che tutte le persone che hanno più di 65 anni rallentino il più possibile gli scambi di socializzazione. Perché sono la categoria più vulnerabile: le 31 persone decedute finora in Lombardia a causa del virus hanno tutte più di 75 anni – ha spiegato Gallera nella conferenza stampa tenutasi ieri in Regione – abbiamo già organizzato una riunione in teleconferenza con tutti i sindaci perché vogliamo attivare con loro dei piani di sostegno e di supporto a queste persone che devono rimanere a domicilio e muoversi il meno possibile". Gallera ha proseguito spiegando che i comuni hanno già esperienza in questo senso, basti guardare ai Piani caldo e ai Piani freddo e alla consegna dei pasti a domicilio agli anziani: "Se nei prossimi 15 giorni queste persone si muoveranno poco dal loro domicilio, ciò potrebbe essere risolutivo per la loro salute e per il contenimento del virus", ha concluso l'assessore lombardo alla Sanità.

Coronavirus, le nuove misure restrittive in Lombardia

In merito alle "misure urgenti di contenimento del contagio" contenute nel decreto del Governo invece saranno in vigore fino all'8 marzo in Lombardia e prevedono l'apertura contingentata dei musei, la chiusura confermata per le scuole di ogni ordine e grado e le università e anche per cinema e teatri, ancora ferme le cerimonie nelle chiese ma sì all’ingresso nelle stesse con il criterio della distanza di un metro tra i fedeli. Proprio in merito alla riapertura dei musei, era stato nei giorni scorsi il sindaco di Milano Giuseppe Sala a richiederla, insieme a quella degli altri luoghi di cultura: "Milano non si ferma", l'hashtag della campagna lanciata dal primo cittadino per riportare pian piano alla normalità la vita di Milano.

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