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Coronavirus, la Procura di Milano indaga sui contagi nelle case di riposo: “Arrivate molte denunce”

La Procura di Milano indaga sulla diffusione del coronavirus nelle case di riposo per anziani dopo che i pm hanno ricevuto una decina di denunce, soprattutto da parte di lavoratori, sulle mancate precauzioni per prevenire l’epidemia nei luoghi dove sono curati i pazienti più fragili. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, intervistata a ‘Storiacce’ di Radio 24. “Ci aspettiamo che le denunce aumentino e per questo ci stiamo già preparando”, ha spiegato. Tra gli esposti arrivati c’è anche quello di 18 lavoratori dell’Istituto Palazzolo Fondazione Don Carlo Gnocchi, sui cui è stato avviato un procedimento.
A cura di Simone Gorla
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La residenza per anziani Rsa Honegger di Albino (Bergamo) colpita dall’epidemia di coronavirus
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La Procura di Milano indaga sulla diffusione del coronavirus nelle residenze per anziani. Lo ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, intervistata a ‘Storiacce' di Radio 24. Finora sono una decina le denunce arrivate ai pm milanesi, "ma ci aspettiamo che aumentino e per questo ci stiamo già preparando", ha rivelato il magistrato che guida il dipartimento che si occupa di salute, ambiente, sicurezza e lavoro.

Coronavirus, i pm di Milano indagano su diffusione del virus nella case di riposo

Le segnalazioni all'autorità giudiziaria sono arrivate soprattutto da parte di lavoratori delle Rsa, residenze sanitarie assistenziali, colpite dall'epidemia di covid-19. "Il punto in comune tra tutte le denunce, presentate soprattutto da lavoratori, sono le omissioni: le mancanze cioè di cautele per prevenire il rischio infezioni. La prima contestazione è la non tempestività nell'informazione, ma si denunciano anche – ha spiegato Siciliano a Radio 24 – carenze dei presidi sanitari messi a disposizione".

La denuncia dei lavoratori dell'Istituto Don Gnocchi

Tra i casi emersi nelle ultime settimane c'è quello di diciotto lavoratori dell'Istituto Palazzolo Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano, che hanno presentato denuncia per diffusione colposa di epidemia e reati in materia di sicurezza del lavoro nei confronti dei responsabili della struttura accusati di aver tenuto nascosti per alcuni giorni i casi positivi riscontrati all'interno dell'istituto e di aver impedito ai dipendenti di indossare la mascherina "per non spaventare i degenti". Accuse che la Fondazione ha respinto bollandole come infondate. Dall'esposto è scaturita un'indagine.

L'epidemia minaccia 300mila anziani nelle residenze

Le oltre settemila case di riposo italiane, che ospitano circa 300mila anziani, sono tra i luoghi più a rischio. A lanciare l'allarme è la Sigg, Società italiana di geriatria e gerontologia. Le residenze sanitarie assistenziali di tutta Italia vanno costantemente monitorate, avvertono i geriatri, affinché non diventino nuovi focolai. Nel Milanese ci sono già stati purtroppo casi come quello di Mediglia, dove più di 40 anziani sono deceduti dopo aver contratto il virus.

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