Coronavirus, in Lombardia tamponi anche a monosintomatici, ma i laboratori sono al limite
La Lombardia cambia strategia nella lotta al coronavirus. Il presidente Attilio Fontana ha annunciato che i tamponi d'ora in poi saranno fatti anche alle persone che accusano uno solo dei sintomi che possono ricondurre al covid-19 (prima era necessario averne almeno due). Il cambio di rotta viene però complicato dall'alto numero di test che i laboratori devono processare.
Fontana: Tampone anche a chi ha un solo sintomo
"La strategia è cambiata. L'Istituto superiore di sanità ha detto che adesso basta un solo sintomo, fino a qualche giorno fa bisognava essere poli-sintomatici" per essere sottoposti al tampone, ha ricordato il governatore nel corso di un punto stampa. Questo non significa però che si potrà aumentare di molto il numero analisi effettuate giornalmente. Il problema non è il numero dei tamponi a disposizione, ha spiegato Fontana, ma "è il processamento dei tamponi. Noi con i nostri laboratori ribadiamo che siamo arrivati al limite, poco più di 5 mila tamponi al giorno".
Aumentati i test su operatori sanitari
Negli ultimi giorni la Lombardia ha aumentato i test per medici, infermieri e operatori socio-sanitari, dopo le pressanti richieste delle ultime settimane. "Anche oggi abbiamo processato un numero maggiori di tamponi rispetto ai giorni precedenti, ma si assiste a una riduzione del numero di contagi", ha spiegato Fontana. "Ci fa piacere, ma per un bilancio che bisogna guardare a una media di 5 giorni", ha aggiunto per poi sottolineare che il forte aumento del dato di ieri "è un episodio" determinato da una situazione particolare, cioè dall'incremento dei test effettuati.