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Coronavirus, il sindaco di Saronno: “Ho fatto un errore, mi dispiace. Non volevo creare allarme”

“Alla luce dei fatti è stato un errore scriverlo. Faccio mea culpa e mi prendo io la responsabilità”. È dispiaciuto il sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, dopo le critiche ricevute per l’ordinanza con toni allarmistici che ventilava il rischio di 1200 morti nella cittadina del Varesotto. Un calcolo sbagliato e che rischiava di provocare il panico infondato tra i cittadini. “Indicare quel numero di morti è stato uno sbaglio clamoroso, non c’è giustificazione”, commenta il senatore del Pd Alessandro Alferi.
A cura di Simone Gorla
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"Ero convinto che il messaggio fosse chiaro, volevo indicare il peggiore degli scenari per spiegare ai cittadini la necessità di bloccare il mercato. È stato un errore. Mi scuso se è apparso un trasferimento di panico". Si dice dispiaciuto il sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, dopo le polemiche sul caso dell'ordinanza con toni allarmistici che ventilava il rischio di 1200 morti nella cittadina del Varesotto per il coronavirus. Una stima senza fondamento e che rischiava di provocare il panico tra i cittadini, come ha denunciato Fanpage.it

Il sindaco: È stato un errore, faccio mea culpa

"Alla luce dei fatti è stato un errore scriverlo. Faccio mea culpa e mi prendo io la responsabilità", spiega il primo cittadino a Fanpage. "La mia volontà era quella di difendere la salute dei cittadini. Mi si può accusare di eccesso di prudenza, visto che di contagiati in questa zona non ce ne sono, ma l'incubazione può essere di 14 giorni e non abbiamo certezze, meglio stare attenti". Il mercato cittadino di Saronno, ha aggiunto Fagioli, "è molto grande e si sviluppa in mezzo alle case. Non è possibile limitare gli accessi. Volevo motivare la mia scelta agli ambulanti, che mi chiamano per lamentarsi per la chiusura. Quel calcolo voleva essere un rafforzativo, ma non per creare allarmismo. Non era una previsione, non c'era nessuna volontà di fare previsioni scientifiche". L'invito del sindaco alla popolazione è di fidarsi delle istituzioni: "Massima attenzione, seguire le indicazioni ministeriali e usare nel modo corretto i numeri forniti senza intasare le linee".

Alferi (Pd): Sbaglio clamoroso, evitare allarmismi

"Ho parlato con il sindaco e gliel'ho detto di persona, è irresponsabile sparare numeri senza riferimento scientifico. In teoria sarebbe passibile di procurato allarme, ma è positivo che abbia chiesto scusa", è il commento del senatore del Pd Alessandro Alfieri, contattato da Fanpage. "Indicare quel numero di morti è stato uno sbaglio clamoroso, non c'è giustificazione. Le preoccupazioni sono condivisibili, ma quello che ha fatto rischiava di creare un allarmismo esagerato". L'invito del senatore dem è a "non muoversi fuori dalle linee guida concordate da governo e regione. Ci vogliono equilibrio e attenzione da parte di tutti". Critico anche il consigliere regionale Samuele Astuti, che invita a non fare "allarmismo con il pallottoliere" e plaude "ai tanti sindaci che si stanno facendo in quattro per applicare con coscienza le direttive della Regione e del Governo, non sempre chiarissime e univoche.”

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