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Covid 19

Coronavirus, i controlli dei carabinieri a Milano: 257 persone fermate per strada, una denuncia

Nell’ambito delle limitazioni previste dal Decreto della Presidenza del Consiglio per il contenimento dell’emergenza da Coronavirus, i carabinieri del comando provinciale di Milano hanno controllato 257 persone in giro in auto per le strade del capoluogo e dell’area metropolitana. Solo in un caso un automobilista era in giro senza alcun motivo valido: è stato denunciato e rischia adesso l’arresto fino a 3 mesi o un’ammenda fino a 206 euro.
A cura di Redazione Milano
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(Immagine di repertorio)
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Da oggi, 10 marzo 2020, l'intera Italia è in una sorta di quarantena per via dell'emergenza Coronavirus. A Milano, che già da domenica era parte dell'area a contenimento rafforzato che comprendeva tutta la Lombardia e altre 14 province, poi estesa a tutta la Penisola, ieri la polizia e i carabinieri hanno effettuato controlli per strada per assicurarsi che le persone in giro lo fossero per una delle motivazioni consentite dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm) dell'8 marzo 2020: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (inclusa, per esempio, anche la spesa di generi alimentari), spostamenti per motivi di salute o per far rientro presso il domicilio, l'abitazione o la residenza.

I controlli dei carabinieri: sorpreso un automobilista in giro senza motivo

I carabinieri del Comando provinciale di Milano si sono appostati sulle principali arterie stradali di tutta l'area metropolitana (Milano e provincia), controllando centinaia di autovetture in circolazione. In totale sono sono state controllate complessivamente 257 persone: una sola di queste, fermata nel territorio di San Donato Milanese, non è stato in grado di produrre alcuna giustificazione per il fatto di trovarsi in giro in auto. L'automobilista è stato per questo motivo denunciato ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, che prevede l'arresto fino a 3 mesi o un'ammenda fino a 206 euro (la pena è molto più severa per le persone contagiate da Covid-19 che dovessero violare la quarantena). A parte questa eccezione, per il resto tutte le persone in viaggio ne avevano un motivo valido: tutti hanno prodotto la necessaria autocertificazione e il 60 per cento delle persone controllate, oltre all'autocertificazione, ha anche mostrato ai carabinieri dei documenti che giustificavano la loro reale necessità di doversi spostare. Nei prossimi giorni, e fino a quando l'emergenza da Coronavirus non cesserà, i controlli dei carabinieri continueranno su tutto il territorio.

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