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Coronavirus, Gallera: “L’ospedale in zona Fiera Milano solo se la Protezione civile ci dà garanzie”

Allestire un ospedale in zona Fiera Milano con circa 500 posti letto è un’ipotesi presa seriamente in considerazione dalla Regione Lombardia, così come ammesso dall’assessore al Welfare Gallera che, su Rai 3, spiega cosa manca affinché tale idea possa diventare realtà: “Stiamo aspettando garanzie da parte della Protezione civile sulla capacità di farci avere il materiale ospedaliero e il personale – ha detto l’assessore -. Abbiamo stimato che ci vogliono 500 medici e 1200 infermieri”.
A cura di Filippo M. Capra
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Nel consueto appuntamento con il programma "Agorà", in onda tutte le mattine su Rai 3, l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera è tornato a parlare dei dati registrati negli ultimi giorni riguardo il numero dei contagi da Coronavirus in Lombardia e i risultati che la Giunta e la Protezione civile si aspettano di ottenere nel giro di un paio di settimana: "La percentuale dei contagi continua a crescere ma è normale. Negli ultimi tre giorni il numero delle persone ospedalizzate è costante ma i dati arrivano "a spizzichi e bocconi". I primi risultati di queste misure li valuteremo tra 10 massimo 15 giorni. Oggi arrivano in ospedale le persone che si sono ammalate sette, otto giorni fa", ha detto Gallera.

Gallera: Per l'ospedale in Fiera Milano attendiamo garanzie dalla Protezione civile

Nel corso del suo intervento, c'è poi spazio per discutere dell'ipotesi di allestire un ospedale temporaneo nei padiglioni della vecchia Fiera Milano, che potrebbe arrivare a contenere sino a 500 posti: "L'idea c'è, stiamo aspettando garanzie da parte della Protezione civile sulla capacità di farci avere il materiale ospedaliero e il personale. Abbiamo stimato che ci vogliono 500 medici e 1200 infermieri circa. A La7, poco dopo, Gallera ha detto che "può essere pronto entro 6 giorni, a patto che ci siano i respiratori e il personale. Abbiamo già predisposto il progetto con la Protezione civile e la Fiera", ha aggiunto. "Al netto di questa struttura provvisoria la Lombardia potrà metter in campo altri 200 posti di terapia intensiva nei prossimi 5-7 giorni", ha spiegato l'assessore, "utilizzando ogni spazio possibile, anche gli scantinati se serve, arrivando così al massimo della sua capacità espansiva".

Nuovi medici e infermieri da oggi in servizio: 151 candidature in meno di 24 ore

Intanto, l'altro ieri sera abbiamo aperto un avviso e ieri pomeriggio alle 16 c'erano già 151 tra infermieri e medici già resosi disponibili che oggi entreranno in servizio", ha spiegato Gallera. Le candidature registrate sinora sono simbolo della "voglia che la gente ha di contribuire". Incalzato, poi, su quando e se anche lui abbia avuto un momento particolare di difficoltà che l'abbia lasciato impotente, l'assessore dice: ""Oh mio Dio" lo penso più volte al giorno quando parlo con i miei medici. Ogni giorno è peggio. Quotidianamente faccio una videoconferenza verso le 12 con tutti gli ospedali e quando mi raccontano quello che succede, si vacilla – ha detto Gallera -. Ma dobbiamo lottare e crederci per tenere insieme il sistema".

L'assessore al Welfare: Porterò nel cuore la passione e le lacrime

Infine, dopo queste prime tre settimane di battaglia contro il Coronavirus, si può già fare un primo bilancio sulle emozioni e i sentimenti vissuti, storie che si porteranno nel cuore quando tutto sarà finito. "Certamente mi ricorderò con affetto la passione e l'intensità dei miei dirigenti – dice Gallera -. La frustrazione, le lacrime, le arrabbiature anche tra di noi perché si urla quando c'è un senso di impotenza. Porterò altrettanto nel cuore la storia di un ospedale il cui personale ha deciso di essere istruito su una strumentazione tecnica quando non gli era richiesto. Tutti vogliono dare una mano", ha poi concluso l'assessore.

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