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Coronavirus, Fontana: “Ospedale Fiera Milano? Protezione civile non è in grado di fornire letti”

L’ospedale da campo con 500 letti di terapia intensiva alla Fiera di Milano, che la Lombardia contava di completare in meno di una settimana, potrebbe non essere realizzato. La Protezione civile ha infatti comunicato oggi di non poter mettere a disposizione strumentazioni, letti e personale necessari. Lo ha comunicato il governatore Attilio Fontana spiegando che la Regione proverà comunque a reperire le attrezzature: “Stiamo comunque verificando se, sul mercato internazionale si possano trovare queste dotazioni e speriamo di avere risposte positive dai fornitori”
A cura di Simone Gorla
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Tutto sembrava ben avviato verso la realizzazione di un ospedale da campo da 500 posti di terapia intensiva a Fiera Milano City. Ma nella riunione che si è svolta oggi alle 13 tra Regione Lombardia e Protezione civile è arrivato un brusco stop al progetto.  "La Protezione civile nazionale non è in condizione di fornirci né il personale medico infermieristico né i letti di terapia intensiva e la strumentazione necessaria per allestire i padiglioni", ha spiegato il presidente lombardo Attilio Fontana.

Frenata sull'ospedale da campo alla Fiera di Milano: la Protezione civile non può fornire letti e strumentazione

Il governatore ha aggiunto verrà fatto comunque un tentativo di allestire la struttura sanitaria con risorse proprie. "Da parte nostra, come Regione, stiamo comunque verificando se, sul mercato internazionale, si possano trovare queste dotazioni e speriamo di avere risposte positive dai fornitori", ha spiegato. Ma ha anche aggiunto che saranno valutate anche altre alternative. Una doccia fredda dopo che nella serata di giovedì l'assessore regionale Gallera si era detto speranzoso di poter realizzare l'ospedale in circa 6 giorni, grazie anche alla collaborazione della Fondazione Fiera nel mettere a disposizione spazi e supporto logistico. Anche l'avviso pubblico per la ricerca di personale (sarebbero necessari 500 medici e 1200 infermieri) aveva dato esiti positivi, con centinaia di candidature arrivate in poche ore. La mancanza di letti e strumentazione rischia però a questo punto di fare naufragare il progetto.

Contagi tra medici e infermieri all'ospedale militare di Baggio

Una brutta notizia che si aggiunge a quelle che arrivano dall'ospedale militare di Baggio, la prima struttura d'emergenza allestita all'inizio dell'emergenza coronavirus in Lombardia. Nella struttura milanese ci sono stati contagi tra i membri del personale sanitario. Sembrava inevitabile la chiusura, ma si è deciso per il momento di sanificare l'ambiente e continuare il servizio, anche se potrebbero non arrivare nuovi pazienti. "Baggio è aperto, nonostante siano stati riscontrati casi
positivi tra il personale che opera nella struttura. E' già partita anche la sanificazione", ha assicurato Fontana.

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