Coronavirus, Fontana: “È una guerra, chiederò all’Esercito di pattugliare tutta la Lombardia”
"Chiederò che l'operazione Strade sicure dell'esercito venga estesa a tutta la Lombardia, per far capire che non è uno scherzo, non è una vacanza. È una guerra". Così si è espresso il governatore della Lombardia Attilio Fontana intervenendo in diretta alla trasmissione "Pomeriggio cinque" condotta da Barbara D'Urso per fare il punto sull'emergenza Coronavirus in regione. Fontana ha risposto alle sollecitazioni della conduttrice sul fatto che ancora troppa gente, a Milano come anche al sud, sia in giro per strada nonostante le misure di contenimento imposte dal governo. Il governatore ha sottolineato come il sacrificio chiesto a tutte le persone "non è così grave, ma è cosi importante perché è l'unico mezzo col quale interromperemo il contagio. Se qualche cittadino non capisce, sarà un'agonia lenta e chissà quando finirà". Il governatore ha fornito un dato aggiornato sulla situazione delle terapie intensive: "Ad oggi abbiamo occupato 1.006 posti in terapia intensiva, e quando è iniziata la crisi avevamo solo 750 posti disponibili. Grazie all'impegno sovrumano sanitario stiamo stravolgendo i nostri ospedali".
In guerra si hanno restrizioni maggiori, noi chiediamo sacrifici limitati
"In guerra si hanno restrizioni molto maggiori – ha detto Fontana – noi chiediamo sacrifici limitati, ma non possiamo derogare". E il governatore è poi tornato sull'incontro di questa mattina col vice presidente della Croce rossa cinese, che ha seguito il dramma di Wuhan: "È rimasto stupito dal vedere tante persone che circolavano, nei parchi. Mi ha detto: ‘così non se ne esce, con questi comportamenti non se ne esce'. L'ha detto l'unica persona al mondo che ha potuto vivere e reagire davanti ad aggressività del Coronavirus, quindi io insisto: dovete rimanere a casa. Anche andare a fare la spesa tutti i giorni per avere un diversivo – ha aggiunto Fontana – non va bene, fatela 1 o 2 volte alla settimana".
Su un'ulteriore stretta: Stiamo studiando col governo nuove misure
A proposito di eventuali e ulteriori misure restrittive per contenere gli spostamenti delle persone e ridurre i contagi, Fontana ha detto di essere in rapporto costante col governo: "Dieci minuti fa ho avuto un colloquio col ministro Boccia e stiamo studiando nuove misure, ma soprattutto vogliamo fare in modo che le misure adottate vengano rispettate". Da qui la richiesta di estendere l'utilizzo dei militari che pattugliano le strade per l'operazione Strade sicure a tutta la regione. Fontana non ha però escluso un'ulteriore stretta: "Stiamo discutendo col governo per vedere se ci sia la possibilità di proporre ulteriore misure: ridurre ulteriormente i servizi non indispensabili, tipo le attività professionali o il trasporto pubblico locale. Tutti provvedimenti che siano però armonizzati con le scelte del governo centrale". Il governatore ha terminato l'intervista con una buona notizia, quella delle dimissioni del bimbo di pochi giorni che era ricoverato perché positivo al Coronavirus: "Sono sani sia lui sia la sua mamma".