Coronavirus, da Lombardia 40 milioni di euro per macchinari e 10 per assumere medici e infermieri
Quaranta milioni di euro per acquistare nuovi macchinari per migliorare i reparti di Rianimazione degli ospedali lombardi e 10 milioni di euro per assumere nuovi medici e infermieri. Sono le principali misure decise dalla giunta di Regione Lombardia per fronteggiare l'emergenza Coronavirus che nella sola regione del Nord ha fatto registrare finora circa mille casi accertati di contagio. Le misure sono state annunciate dal governatore Attilio Fontana tramite una diretta Facebook: dopo la notizia della positività di una sua stretta collaboratrice il presidente leghista è infatti in auto isolamento e comunica tramite social o comunque a distanza.
L'invito di Fontana ai cittadini: Distanziatevi quando siete in compagnia
Il governatore leghista ha esordito con un saluto affettuoso all'assessore allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli, risultato contagiato da Coronavirus e al momento ricoverato in ospedale con febbre alta. Quindi ha annunciato le due misure economiche prese dalla giunta, ricordando che a partire da ieri, domenica 1 marzo, in Lombardia è stato abolito il superticket sulla Sanità. Dal governatore è infine arrivato l'invito a tutti i cittadini a rispettare le norme di igiene suggerite dall'Istituto superiore di sanità, dall'Organizzazione mondiale della sanità e da tutti i medici che stanno lavorando con la Regione: Distanziatevi quando siete in compagnia, non create assembramenti. Comportatevi normalmente – ha quindi concluso Fontana -, ma con qualche piccola attenzione".
In Lombardia quasi mille casi di Coronavirus
Sono quasi mille i casi di contagio da Coronavirus accertati in Lombardia, regione d'Italia più colpita dal virus. Tra questi figura anche, come ricordato dal governatore Fontana, l'assessore allo Sviluppo economico Mattinzoli. Il politico di Desenzano del Garda ha la febbre alta, ma starebbe bene e a detta di chi è riuscito a sentirlo è tranquillo. Mattinzoli si trova ricoverato in ospedale, ma non è tra coloro che si trovano in Terapia intensiva: una quota di pazienti che ha superato le 100 unità in Lombardia e rischia di mettere a dura prova il sistema ospedaliero lombardo e, in prospettiva, di tutta Italia.