Coronavirus, a Segrate numeri che fanno paura: intubate anche due persone di 35 e 37 anni

Sono "numeri che fanno paura" quelli che riguardano i casi di contagio da Coronavirus a Segrate, comune che si trova alla periferia nord-est di Milano. Li ha comunicati su Facebook il sindaco Paolo Micheli, che come altri suoi colleghi informa giornalmente i propri cittadini sull'andamento della lotta contro l'epidemia di Covid-19. Gli ultimi dati comunicati questa mattina mostrano "un pesante aumento – ha scritto Micheli -. Da 47 casi (37 malati più i 10 guariti o in via di guarigione) della mia ultima comunicazione siamo passati a registrarne ben 71 (su un totale di 4627 in tutta la provincia di Milano, ndr). L'aumento importante non riguarda solo la nostra città, mi sono confrontato con il sindaco di Cologno Monzese, dove come anche a Cernusco sul Naviglio, Sesto San Giovanni e altri, hanno avuto un aumento repentino rispetto ai dati precedenti".
Il virologo Pregliasco lancia l'allarme sull'hinterland di Milano: Bresso, Cologno e Sesto
L'allarme del sindaco Micheli era stato lanciato in un'intervista anche dal virologo Fabrizio Pregliasco, che aveva evidenziato come i dati di Bresso, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, area dove c'è un'intensa attività industriale proprio come Bergamo, Brescia e Lodi, possano fare ipotizzare una nuova "zona rossa" in cui il contagio potrebbe espandersi in maniera molto violenta. Il sindaco di Segrate al momento non sa darsi una spiegazione dell'impennata dei casi: "Mi viene da pensare ad un arrivo in ondata di esiti di esami, ma ha poca importanza. Il fatto è che l’emergenza continua e che dobbiamo continuare a seguire, senza se e senza ma, le ordinanze sempre più stringenti che si riassumono in semplici indicazioni: stiamo in casa, evitiamo i contatti ravvicinati con altre persone, siano essi parenti, amici, le persone che consegnano a domicilio".
Tra i malati intubati due pazienti del 1983 e del 1985
"Chiunque può essere un portatore sano del virus e può trasmetterlo", ha quindi aggiunto il sindaco, che come monito per chi pensa che il Covid-19 sia una malattia che colpisce solo gli anziani ha evidenziato un dato inquietante: "Tra i malati segratesi, intubati per la polmonite, c’è una persona nata nel 1983 e un’altra nata nel 1985", e dunque un 35enne e un 37enne. "Prenderò qualsiasi provvedimento necessario a tutelare definitivamente la salute di tutti noi", ha detto il sindaco.