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Coronavirus a Milano, la richiesta di Sala: “Chiudere i tabaccai, aperti alimentari e farmacie”

“Stasera noi sindaci dicevamo di chiudere i tabaccai, ci dispiace ma a mali estremi, estremi rimedi”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, spiegando le misure restrittive che gli amministratori lombardi hanno chiesto di adottare per evitare che il coronavirus dilaghi. “Per noi è sbagliato chiudere i supermarket alla domenica – ha chiarito il primo cittadino – perché già oggi ci sono code e affollamento e se riduciamo gli orari ci sarà più affollamento”.
A cura di Simone Gorla
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"Stasera noi sindaci dicevamo di chiudere i tabaccai, ci dispiace ma a mali estremi, estremi rimedi". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è pronto ad adottare misure rigorose per evitare che il coronavirus dilaghi in città dopo gli ultimi dati allarmanti. Tra queste misure, secondo quanto emerso da un incontro tra sindaci e amministratori lombardi con il governatore Fontana, c'è la chiusura dei tabaccai.

Sala: Chiudiamo i tabaccai, supermercati aperti la domenica per evitare affollamenti

Sala ha parlato al Tg1 spiegando le restrizioni che sono state chieste al governo questa sera. "Ne stiamo parlando tra sindaci dei capoluoghi, e con Fontana. Per noi è sbagliato chiudere i supermarket alla domenica perché già oggi ci sono code e affollamento e se riduciamo gli orari ci sarà più affollamento – ha aggiunto -. Bisogna continuare con saggezza sapendo che via via si chiude, ma vanno preservate le filiere indispensabili, farmacie e alimentari".

Le misure restrittive proposta da Fontana e dai sindaci

Questa sera gli amministratori lombardi hanno presentato le loro proposte al governo per fermare il virus. Tra queste c'è il divieto di fare attività sportiva all’aperto, la chiusura degli uffici pubblici non essenziali, la sospensione di mercati e delle attività inerenti ai servizi alla persona (fra cui tabaccai, parrucchieri, barbieri, estetisti). Stop anche a studi professionali, cantieri temporanei e distributori automatici. Restano aperte le edicole, le farmacie e le parafarmacie.

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