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Covid 19

Coronavirus, a Milano il Comune requisisce hotel per la quarantena dei contagiati con sintomi lievi

Il Comune di Milano ha requisito un hotel da 300 camere vicino alla stazione Centrale, l’hotel Michelangelo. Lo utilizzerà per far trascorrere la quarantena lontano dalle famiglie a quelle persone positive al Coronavirus, ma con sintomi lievi, che devono trascorrere un periodo di isolamento. “Non bastano gli ospedali per il coronavirus, in Lombardia serve una rete di territorio per i positivi con sintomi lievi, per le persone in quarantena che possono contagiare i familiari, per i tanti lavoratori esposti a rischi”, ha detto l’assessore Maran.
A cura di Francesco Loiacono
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Il Comune di Milano ha deciso di requisire l'hotel Michelangelo, vicino alla stazione Centrale, per garantire alle persone con sintomi lievi da Coronavirus di trascorrere il periodo di quarantena lontano dai famigliari, potenzialmente a rischio contagio. La decisione è stata comunicata dal sindaco Beppe Sala e dall'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran ed è stata presa d'accordo con la proprietà, "guidata da persona con spiccata sensibilità sociale e che ringrazierò sempre", ha scritto l'assessore Maran. La struttura dispone di 300 camere, dove potrà essere consentito l'isolamento per quelle persone positive al Covid-19 ma che non hanno altri luoghi dove andare rispetto all'abitazione di famiglia. Il progetto di accoglienza presentato dal Comune al prefetto, alla Regione e all'Agenzia per la tutela della salute potrebbe partire già a partire dalla prossima settimana, e all'hotel Michelangelo si potrebbero presto aggiungere altre decine di hotel se dovessero servire altri posti per i contagiati che devono trascorrere un periodo di isolamento domiciliare.

Maran: I veri focolai sono gli ospedali e i contesti famigliari

L'assessore Maran ha spiegato che il progetto del Comune è partito ascoltando anche le indicazioni del professor Massimo Galli dell'ospedale Sacco di Milano: "Non bastano gli ospedali per il coronavirus, in Lombardia serve una rete di territorio per i positivi con sintomi lievi, per le persone in quarantena che possono contagiare i familiari, per i tanti lavoratori esposti a rischi – ha scritto Maran su Facebook -. Se guardiamo i dati i veri focolai sono purtroppo gli ospedali stessi e i contesti familiari, è lì la frontiera dell'emergenza, è lì dove oggi siamo più deboli in Lombardia", ha aggiunto Maran. Proprio ieri la Regione Lombardia, dopo molte richieste in tal senso al governo, aveva provveduto a emanare una propria ordinanza più stringente sulle misure di contenimento dell'epidemia che prevedeva anche la chiusura delle strutture ricettive, eccetto per necessità sanitarie come prevede il progetto del Comune.

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