Coronavirus, a Milano Carlo Cracco cucina i pasti degli operai che costruiscono l’ospedale in Fiera
Non può cucinare nei suoi ristoranti in virtù del decreto che ha chiuso tutte le attività di ristorazione, cucinerà per tutti gli operai nei cantieri del nuovo ospedale in Fiera Milano che ospiterà 400 posti letto in terapia intensiva. Carlo Cracco, famoso chef stellato ed ex giudice di Masterchef Italia, si è reso disponibile per servire i pasti, insieme al suo staff, ai lavoratori impegnati nella costruzione in tempi da record della struttura. Lo riporta Repubblica.
I ristoranti di Cracco chiusi dallo scorso 10 marzo
Cracco è stato uno dei primi a chiudere i suoi ristoranti a Milano, dei quali uno nella centralissima Galleria Vittorio Emanuele II. Il 10 marzo scorso aveva annunciato che "la priorità nostra e di tutti in questo momento è quella di salvaguardare la nostra salute e quella degli altri. Da oggi il Ristorante Cracco resterà chiuso al pubblico, riapriremo non appena le nuove disposizioni lo consentiranno e l’emergenza sarà rientrata". Lo chef aveva comunque garantito che "rimarremo operativi con il nostro shop online @craccoexpress e lavorerò in questi giorni per mettere a punto il nuovo menu e le nuove proposte per la riapertura. Sono sicuro che se siamo tutti uniti e coesi in questo momento, torneremo più grandi e più forti di prima".
Gallera: Primi moduli dell'ospedale in Fiera aperti nei prossimi giorni
E i lavori al nuovo ospedale in Fiera procedono senza sosta. Questa mattina, ai microfoni di "Agorà", in onda su Rai 3, l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ha annunciato che "nei prossimi giorni saranno aperti i primi moduli". Gallera ha poi dichiarato di aver "fatto un sopralluogo con il professor Presenti" nell'ospedale in costruzione, oltre ad annunciare che "non ci saranno però solo posti in terapia intensiva, ma anche in subintensiva, perché i posti letto attuali continuano a riempirsi con una velocità spaventosa".