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Coronavirus, a Mediglia la strage di anziani continua: ne sono morti 61 in una casa di riposo

“Nulla, non c’è nulla da dire, ad oggi siamo a 61, qualunque parola perde ogni senso, e pesa come un macigno”, ha dichiarato il sindaco di Mediglia (Milano), Paolo Bianchi, al Cittadino di Lodi.  Quando i decessi erano ancora circa quaranta, una nota del prefetto informava di una “diffusione significativa del contagio che ha portato a ritenere gli anziani presenti complessivamente affetti da Covid-19”.
A cura di Enrico Tata
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A Mediglia, comune di poco più di 10mila abitanti tra Milano e Lodi, gli anziani ospiti di una casa di riposo nella frazione di Mombretto continuano a morire. Ad oggi ne sono deceduti 61 e la struttura a febbraio ne ospitava circa 150. Significa che quasi la metà sono stati infettati e uccisi dal coronavirus. "Nulla, non c’è nulla da dire, ad oggi siamo a 61, qualunque parola perde ogni senso, e pesa come un macigno", ha dichiarato il sindaco del paese, Paolo Bianchi, al Cittadino di Lodi.  Quando i decessi erano ancora circa quaranta, una nota del prefetto informava di una "diffusione significativa del contagio che ha portato a ritenere gli anziani presenti complessivamente affetti da Covid-19".

Medicina democratica: "Alberghi ospitino anziani delle Rsa"

‘Da giorni lanciamo appelli affinché siano requisite le cliniche private che non collaborano con il Servizio Sanitario Nazionale e se necessario, gli alberghi, per trasferire in quelle strutture i malati senza gravi patologie o in via di guarigione, che devono lasciare gli ospedali pubblici che sono concentrati sulla cura della fase avanzata dell'infezione da Coronavirus. Gli alberghi potrebbero inoltre ospitare una parte considerevole degli anziani ricoverati nelle RSA dove si rischia un'epidemia di massa con risultati drammatici come insegna purtroppo il caso di Mediglia con decine di decessi", è l'appello lanciato da Vittorio Agnoletto di Medicina Democratica. I contagi nelle case di cura e nelle case di riposo privato stanno diventando un problema in molte regioni italiane e per esempio oggi nel Lazio circa 80 nuovi casi su 200 sono stati registrati proprio in strutture di questo tipo.

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