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Coronavirus, a Brescia il contagio non si ferma. Mattarella telefona al sindaco: “Vi sono vicino”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, per esprimere la sua vicinanza al territorio colpito nell’ultima settimana da un forte incremento dei positivi al coronavirus. Sono 4.648 i casi confermati, con un aumento di 401 nelle ultime 24 ore e di 3mila nell’arco di una settimana. Il primo cittadino bresciano ha espresso al Capo dello Stato la richiesta “di un provvedimento mirato” perché “bisogna interrompere alcune filiere produttive e commerciali. Le persone in giro sono ancora troppe”.
A cura di Simone Gorla
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Non si ferma il contagio a Brescia. La seconda provincia più colpita della Lombardia continua a contare nuovi malati e vittime del coronavirus. La sera del 20 marzo il numero dei casi positivi sale a 4.648, con un aumento di 401 nelle ultime 24 ore e di 3mila positivi nell'arco di una settimana.

Coronavirus, Matterella chiama il sindaco di Brescia per esprimere la sua vicinanza

In un momento drammatico per Brescia e la sua provincia, questa mattina il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto sentire il sindaco, Emilio Del Bono, per trasmettere la sua vicinanza al territorio colpito dal contagio.

Del Bono: Serve un provvedimento mirato, interrompere produzioni

Nel corso del colloquio con il Capo dello Stato, il primo cittadino bresciano ha fatto presente necessità di avere più personale medico e infermieristico sia per gli ospedali sia per la medicina di base. "Ho detto al presidente che adesso occorre un provvedimento mirato – ha spiegato il sindaco – perché bisogna interrompere alcune filiere produttive e commerciali. Le persone in giro sono ancora troppe".

I sindacati: chiudere le banche, troppi lavoratori agli sportelli

Sulla stessa linea del sindaco di Brescia si sono espressi anche i sindacati. Le segreterie territoriali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca – che rappresentano oltre l’85 per cento delle lavoratrici e dei lavoratori bancari della provincia di Brescia – hanno fatto sapere di condividere la necessità di inasprire ulteriormente le misure di prevenzione. "Tante, troppe persone – in particolare anziani – continuano a recarsi presso gli sportelli bancari per richiedere l’esecuzione di operazioni facilmente gestibili con canali automatici quali i bancomat. Dopo i ripetuti appelli, auspichiamo in una presa di posizione politica autorevole, perché gli sportelli bancari non possono e non devono diventare potenziali veicoli di contagio per i dipendenti, i clienti e tutti i loro familiari".

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