Coronavirus, a Bergamo l’esercito porta via 70 bare. Gori: “Mancano medici per l’ospedale da campo”
Una lunga colonna di mezzi militari che attraversa il centro di Bergamo per trasportare una settantina di bare dal Cimitero monumentale verso altre città, perché i morti sono troppi e il camposanto non riesce più a gestirli. È la scena impressionante a cui hanno assistito i bergamaschi nella serata di mercoledì 18 marzo dopo che in una settimana i decessi per coronavirus sono stati oltre 300 e i casi totali sono saliti a più di 4.300. Ad aggravare la situazione arriva anche la notizia, confermata dal sindaco Giorgio Gori, dello stop all'ospedale da campo previsto in città per la mancanza di personale medico.
Coronavirus, a Bergamo una colonna di mezzi dell'esercito porta 70 bare
Tra Bergamo e provincia il numero di morti per covid-19 è così alto che le attese per le cremazioni sono di oltre una settimana, le onoranze funebri, il forno crematorio e i cimiteri non riescono più a rispondere alle chiamate e smaltire le sepolture.Per questo i feretri, sistemati su una trentina di camion dell'esercito, sono stati inviati a una dozzina di destinazioni in tutta Italia tra cui Varese, Piacenza, Parma, Modena ma anche strutture in Friuli Venezia Giulia e Piemonte.
Gori: Regione non è sicura di fare l'ospedale da campo
In queste ore tragiche si aggiunge anche un altro elemento di incertezza. È in forse la realizzazione dell'ospedale da campo previsto alla Fiera di Bergamo. La Regione non è più sicura di farlo, ha denunciato su Facebook il sindaco di Bergamo Giorno Gori. "Attenzione: la situazione è molto critica, servono idee chiare – ha scritto – Ieri la Regione Lombardia ha dato il via libera alla realizzazione dell'ospedale da campo alla Fiera di Bergamo. Il Governatore Fontana ha scritto al ministro Speranza e al Capo della Protezione Civile, quest'ultimo ha ufficializzato la notizia e le istituzioni bergamasche sono state mobilitate. Gli ospedali, a partire dal Papa Giovanni XXIII, non ce la fanno più ed è assolutamente necessaria una struttura alleggerisca la pressione".
Dopo il via libera e il sopralluogo, in serata la doccia fredda
"Il progetto – ha aggiunto il primo cittadino – è quello di un luogo di cura sub-intensiva per circa 100 pazienti e di assistenza pre-dimissione per altrettanti. Mobilitata per la costruzione gli alpini dell'ANA e 75 infermieri e 30 medici in arrivo dalla Cina per gestire la struttura. Stamattina anch'io ho partecipato al sopralluogo e ho poi registrato il video che forse avete visto: finalmente una buona notizia per Bergamo. Stasera la doccia fredda: il direttore della Protezione Civile di Regione Lombardia chiede di sospendere l'installazione della struttura "che potrà essere ripresa quando si renderà disponibile il personale medico necessario. Ma come??!"