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Corona torna in aula, un testimone: “Sono di Scampia, Fabrizio dà speranza a giovani e imprenditori”

Nuova udienza del processo a Fabrizio Corona, imputato per i 2,6 milioni di euro che gli sono stati sequestrati. Alla presenza del fotografo ha parlato un suo collaboratore napoletano: “Corona dà speranza a tante persone, a tanti giovani e ai piccoli imprenditori”. Il teste ha poi detto ai giudici: “Da giovedì a domenica faceva anche 30-40 mila euro”. In aula anche Luigi Favoloso, fidanzato dell’ex moglie di Corona, Nina Moric.
A cura di Francesco Loiacono
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L'aula 1 bis della prima sezione penale del tribunale di Milano ha ospitato una nuova udienza del processo a Fabrizio Corona, imputato per intestazione fittizia di beni e frode fiscale per i 2,6 milioni di euro che gli sono stati sequestrati. Quest'oggi, alla presenza dell'ex re dei paparazzi, è stata la volta di un altro dei 190 testimoni chiamati dalla difesa a raccontare come Corona avrebbe guadagnato i soldi che lo hanno fatto finire nuovamente in carcere, lo scorso 10 ottobre.

"Corona incassava anche 5mila euro a evento"

Davanti al presidente del collegio giudicante, Guido Salvini, ha parlato uno dei collaboratori del fotografo: "Nel mio quartiere, che è vicino a Scampia, tanti dei miei amici sono diventati criminali, ma io voglio dire qua che il signor Fabrizio Corona dà speranza a tante persone, a tanti giovani e ai piccoli imprenditori". Il teste, che ha conosciuto Corona un anno e mezzo fa e gli ha fatto da autista, portandolo alle diverse serate alle quali partecipava come testimonial, è poi entrato nel merito dei soldi: "Riusciva a fare fino a 10 eventi e ad incassare anche 5mila euro a evento, durante un capodanno ha fatto 7-8 discoteche, da giovedì a domenica faceva anche 30-40 mila euro", ha raccontato.

Le affermazioni del teste vanno ancora una volta nelle direzione della strategia impostata fin dall'inizio dalla difesa di Fabrizio Corona: quei soldi, hanno affermato fin da subito gli avvocati, sarebbero compensi in nero guadagnati da Corona nella sua attività di promoter e testimonial. Soldi sui quali Corona, se ne avesse avuto il tempo, avrebbe poi pagato le tasse.

Che l'ex fotografo dei vip fosse "una macchina da soldi" lo hanno confermato finora tutti i testimoni che si sono succeduti in tribunale: clienti, ex collaboratori, anche l'attuale fidanzata di Corona, Silvia Provvedi. Lo conferma anche il testimone napoletano: "Corona lo volevano e lo cercavano tutti, perché lui dà speranza anche alle macellerie", ha detto, suscitando l'ironia del giudice Salvini, che ha detto:  "Va bene, abbiamo capito che era un'attività sociale". L'autista napoletano di Corona ha poi detto al pubblico ministero del processo, Alessandra Dolci, che a volte veniva retribuito anche in lui in nero per l'accompagnamento nei vari locali: "A volte sì, a volte mi dava 300, 400, 500 euro, non mi faceva mancare nulla, ma io non lo facevo per soldi ma perché gli voglio bene, lui è uno che snobba anche i malavitosi".

Rinviata la testimonianza di Luigi Favoloso: Corona urla in aula

L'udienza odierna del processo a Fabrizio Corona (con lui è imputata anche la sua collaboratrice Francesca Persi, cui la scorsa settimana sono stati revocati i domiciliari) ha visto in aula anche Luigi Favoloso. Si tratta del fidanzato di Nina Moric, ex moglie di Corona, accusato dall'ex re dei paparazzi di essere il responsabile della bomba carta esplosa sotto casa di Corona lo scorso 15 agosto. Un episodio da cui è scaturita l'inchiesta che ha portato a processo il fotografo. Favoloso ha già respinto tutte le accuse preannunciando una querela nei confronti di Corona. Momenti di tensione in aula quando il giudice ha rinviato ad altra data la deposizione di Favoloso: Fabrizio Corona ha dato in escandescenze urlando al giudice di fargli giustizia.

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