Corona contro Salvini: “Se è ministro dell’Interno, io alla Giustizia”. Poi difende gli stranieri
Botta e risposta a distanza tra Fabrizio Corona e il neo ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. A iniziare le schermaglie è stato l'ex re dei paparazzi, che nell'ambito del suo "show" davanti al tribunale di Milano, dove è iniziato il processo d'appello per la vicenda dei soldi nascosti, non ha lesinato giudizi sul governo. Prima aveva affermato: "Con questo presidente del Consiglio e questi ministri che ci sono, il ministro posso farlo anche io". Poi ha aggiunto: "Se Salvini è ministro dell'Interno io posso essere ministro della Giustizia".
Quest'ultima affermazione ha provocato la risposta di Salvini, arrivata con un breve commento su Twitter: "Ci mancava pure Corona…". Ma l'ex re dei paparazzi non è uno abituato a tenersi dentro i propri pensieri e al tweet di Salvini ha controbattuto con un messaggio su Instagram: "Ministro mi fa piacere che ha letto le mie dichiarazioni. Le mancavo perché uno ‘stato di non diritto' mi ha reso muto violando ogni legge della costituzione. Ma oggi ci sono. E presto, se vorrà, la inviterò per un confronto". Corona ha quindi aggiunto una dichiarazione che sembra una risposta a molte considerazioni, presenti e passate, del neo ministro dell'Interno sugli stranieri: "Sa ministro in galera ho conosciuto molte persone straniere e sa ministro non tutti erano colpevoli o delinquenti. A presto. Corona, quello che mancava".