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Coppia diabolica. Parla l’ex infermiera: “Ci siamo guardati e Cazzaniga ha ucciso mia madre”

È stata ascoltata di nuovo Laura Taroni, accusata di complicità nell’omicidio di 9 persone (tra cui la madre, il marito e il suocero), morti procurate tramite un’iniezione letale dall’amante e primario dell’ospedale di Saronno Leonardo Cazzaniga. Durante l’interrogatorio la donna avrebbe addossato al responsabilità della morte della madre su Cazzaniga, spiegando come l’avesse plagiata.
A cura di Valerio Renzi
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Laura Taroni è tornata ad essere ascoltata dalla Procura di Busto Arsizio. L'ex infermiera dell'ospedale di Saronno, che deve rispondere dell'omicidio del marito, della madre e del suocero in concorso con Leonardo Cazzaniga, di cui sarebbe stata complice e amanti. Tutti sarebbero stati uccisi con il così detto ‘protocollo Cazzaniga', un cocktail di farmaci con cui il medico avrebbe ‘addormentato'  9 persone, mentre altari 18 casi ‘sospetti' sono al vaglio. Una vicenda che vede coinvolta anche altri medici e personale dell'ospedale che avrebbe chiuso un occhio sugli episodi, coprendo nei fatti quello che accadeva.

Ieri si è tenuto il secondo incidente probatorio durante il quale, da quanto trapelato visto che l'udienza si è tenuta a porte chiuse, Taroni avrebbe addossato sull'ex primario la responsabilità della morte della madre, spiegando come lui l'avrebbe plagiata toccando il tasto di maltrattamenti  che la donna avrebbe subito da piccola proprio ad opera della madre. Così, dopo uno sguardo d'intesa, Cazzaniga avrebbe proceduto con l'iniezione: "Ci siamo guardati e lui ha fatto l'iniezione a mia madre". Era il 4 gennaio 2014 e Maria Rita Clerici poco dopo quell'iniziane sarebbe morta: "Mi disse che mia madre mi aveva trattato male per tutta la vita, che ci avrebbe sempre ostacolato e che lui comunque ci sarebbe stato sempre, quindi dovevamo liberarci di lei". Nella siringa ci sarebbe stato un medicinale utilizzato per sciogliere i coaguli di sangue nei pazienti colpiti da ictus.

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