Controlli alla movida di Porta Venezia a Milano: scoperti lavoratori in nero in molti bar e locali
È l'altro lato della movida: lavoratori in nero, senza tutele né sicurezza e attività commerciali che operano al di fuori delle regole, finendo col fare concorrenza sleale a chi invece osserva tutte le norme. Un blitz nei locali della zona di Porta Venezia, a Milano, ha fatto emergere il lato nascosto della vita notturna milanese. Carabinieri e ispettori di Inps, Inail e Ispettorato territoriale del lavoro hanno passato al setaccio il frizzante quartiere che si stende alle spalle dei Bastioni di Porta Venezia, verso corso Buenos Aires e le sue traverse, in particolare viale Regina Giovanna e via Piave. Cinquantacinque gli uomini impegnati nei controlli: sono state passate al setaccio 36 attività commerciali, bar e ristoranti, metà dei quali di proprietà di cittadini stranieri, soprattutto cinesi. E i risultati non sono lusinghieri: nel 70 per cento dei casi, quindi in 25 esercizi commerciali su 36, sono emerse delle irregolarità.
In totale i lavoratori controllati sono stati 220: nella vasta percentuale di dipendenti non in regola, particolarmente grave la posizione di 36 lavoratori completamente in nero, di cinque stranieri che lavoravano pur non avendo il permesso di soggiorno e di due minorenni. Al termine del blitz a 18 attività commerciali è stata sospesa la licenza. In totale le multe elevate ammontano a 150mila euro.