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Comunali Milano 2016, Renzi tira la volata a Sala: “Vinciamo al ballottaggio, ma vinciamo”

In un incontro al circolo della Acli a Lambrate, quartiere a Est di Milano, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri ha tirato la volata a Beppe Sala in vista delle elezioni comunali del 5 giugno: “Vinciamo al ballottaggio, ma vinciamo”, ha detto Renzi, che si è poi rivolto ai militanti usando una metafora calcistica: “Avete un calcio di rigore davanti”. Eppure i rigori si possono sbagliare.
A cura di Francesco Loiacono
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi tira la volata al candidato sindaco di centrosinistra a Milano, Beppe Sala. Forse spaventati dai sondaggi che danno il principale competitor, Stefano Parisi, ormai affiancato a mister Expo, e soprattutto danno per scontato il ballottaggio, i democratici si sono riuniti attorno a Sala cercando di compattarsi con un unico obiettivo: conquistare Palazzo Marino il prossimo 5 giugno. Ma la realtà, con i sondaggi che fanno paura e gli ultimi scandali che hanno investito, seppur indirettamente, il partito (Lodi è a pochi chilometri da Milano), finiscono col segnare immancabilmente il discorso tenuto da Renzi al circolo delle Acli in via Conte Rosso, a Lambrate: "Vinciamo al ballottaggio, ma vinciamo", dice difatti un Renzi realista e anche scaramantico: "Dire che vinciamo al primo turno porta sfiga". E un altro passaggio del suo discorso è dedicato ai sondaggi: "Il mio appello è che nelle prossime quattro settimane smettiate di guardare i sondaggi. I sondaggi non ci fanno paura. Il vero leader i sondaggi non li legge ma li cambia".

A Lambrate riunito tutto il Pd milanese

A Lambrate, assieme a Renzi, ieri c'erano anche i due segretari Pd di Milano e Lombardia, Pietro Bussolati e Alessandro Alfieri, oltre ai due sfidanti di Sala alle primarie di centrosinistra Pierfrancesco Majorino (che è capolista per il Pd) e Francesca Balzani, che ha invece scelto di sostenere Sala ma senza un suo impegno diretto. C'era anche il ministro Maurizio Martina, che con l'ex commissario Expo ha stretto un rapporto molto serrato proprio in occasione dell'Esposizione universale (di cui Martina era delegato per il governo). Un riferimento di Renzi all'Expo era scontato: "Abbiamo vinto l’Expo anche grazie al coraggio di Beppe. Lui ha retto e ha dimostrato cosa significa essere un leader", ha detto il premier, sottolineando però come adesso serva l'unità: "Si vince insieme o si perde insieme".

Ai militanti Pd: "Avete un calcio di rigore davanti"

Da Renzi è arrivato poi un riferimento, anche critico, ai recenti fatti di cronaca: "Se io dovessi leggere i giornali non mi voterei. Non entrate nel loop domandandovi ‘cosa hanno scritto oggi?' che porta ad essere ossessionati dagli articoli della stampa locale e dai commenti sui social network". Renzi ha quindi invitato tutti i militanti del Pd a mettersi in gioco, andando casa per casa a convincere gli elettori: "Avete un calcio di rigore davanti", ha detto usando una metafora calcistica. Eppure proprio lui, tifosissimo della Fiorentina, dovrebbe ricordarsi che contro l'odiata Juve l'attaccante della viola ha fallito il penalty decisivo proprio negli ultimi minuti di gioco.

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