Comunali Milano 2016, Bedori si sfoga: “Mi hanno chiamata casalinga, disoccupata e obesa”
"Qualche sassolino nella scarpa oggi me lo voglio levare". Inizia così il post su Facebook in cui l'ex candidata sindaco del M5s a Milano, Patrizia Bedori, ha deciso di dettagliare meglio le ragioni del suo "gran rifiuto" alla corsa a Palazzo Marino. Ragioni che hanno, in alcuni casi, nome e cognome. La 52enne consigliera di zona che lo scorso novembre era stata incoronata candidata con appena 74 preferenze ha deciso di non tenersi più niente dentro, passando al contrattacco: "Avete usato volutamente termini come casalinga e disoccupata per offendermi: volevo dirvi che per me non sono offese", è il primo appunto della Bedori a chi ritiene abbia condotto una campagna denigratoria nei suoi confronti.
"Mi avete dato della disoccupata usando questa parola in maniera denigratoria, negativa, come dire sfigata – prosegue la 52enne Bedori, che intanto ha cambiato la foto su Facebook togliendo i riferimenti alla candidatura a sindaco -. Sappiate che non ero in cerca di una cadrega. E ve lo ho dimostrato, semmai ce ne fosse bisogno, ma quello che è più grave che avete offeso milioni di cittadini a cui è stata tolta la dignità, a cui lo stato nega anche un reddito minimo di sopravvivenza".
Il furto d'identità e gli insulti sull'aspetto fisico: "Brutta grassa e obesa"
Nel lungo post Patrizia Bedori parla anche di un episodio che ha visto per protagonista un assessore milanese, cui è stata rubata l'identità per lanciare offese personali all'ex candidata dei Cinque stelle. Offese pesanti sarebbero state lanciate anche dall'attivista pentastellato "Tonino Silvestri nato a Spinetoli che ha detto ‘brutta grassa e obesa' ‘fuori a calci nel culo'". La Bedori gli ha risposto così: "Non dico niente poiché le sue parole si commentano da sole ma sopratutto si commenta la sua pagina FB. Ti voglio regalare 1 minuto di notorietà. Poi rientrerai nell'oblio. Sono generosa e ovviamente mi astengo da commenti sul tuo aspetto fisico perché io le persone le giudico da quello che sono, da quello che dicono ma sopratutto da quello che fanno".
Botta e risposta con la senatrice Fucksia
Nel post di Patrizia Bedori c'è spazio anche per una replica alla senatrice Serenella Fucksia, espulsa dal Movimento 5 stelle lo scorso dicembre dopo un referendum online per non aver rendicontato il suo stipendio: "Sei famosa perché non mantieni la parola data ai tuoi elettori e, come dicevo, io le persone le valuto da quello che fanno – le ha scritto la Bedori -. Io ho altri valori e la mia parola vale, sono su un altro livello, cui tu non potrai mai accedere e forse neanche capire. Tutto torna, anche se sono una ‘nulla facente super cazzolara svogliata' come mi hai descritta".
Ma la senatrice marchigiana non ci sta e dalla sua pagina Facebook le ha riposto: "Posso capire la delusione e lo stress scaturito da questa esperienza e che tu in qualche modo cerchi giustamente una spiegazione per rielaborare il tutto e uscirne al meglio, ritrovando la tua serenità, ma fatti le giuste domande e prenditela con chi ti ha messo in questa situazione, non con chi non c'entra nulla". La Fucksia poi entra nel merito delle votazioni che a novembre incoronarono la Bedori: "Ho seguito via internet le fuffarie milanesi e il mio disappunto è stato immediato, totale ed esplicito. Dopo una presenza di 5 anni in Comune, 3 anni a Roma, 2 anni in Europa, il maggior partito di opposizione non può presentare il Sindaco della seconda città più importante d'Italia con lo spirito e i numeri di una riunione di condominio". Fucksia ha poi ricordato tutti i dubbi – non solo suoi – seguiti alla vittoria di Patrizia Bedori, a cui la senatrice riconosce un curriculum povero sia per quanto riguarda titoli di studio sia di esperienze lavorative: "Ti ho visto come una che per riempire il tempo metteva sullo stesso piano il thé con le amiche, lo yoga, i sopralluoghi nella mensa scolastica e l'avventura di fare il Sindaco ed ho pensato che il mio pensiero potesse ricalcare quello di tanti milanesi", afferma in maniera abbastanza diretta la senatrice.
Salvini: "Bedori fatta fuori da Grillo e Casaleggio"
Sul caso Bedori è intervenuto anche il segretario della Lega nord Matteo Salvini: "Poveretta. L’aveva scelta il ‘popolo della rete' con 150 click. Grillo e Casaleggio le hanno detto: ‘Bella mia, spostati. Abbiamo bisogno di altro’", ha affermato Salvini alla trasmissione Onda libera su Radio Padania. In realtà, però, a Milano per la prima volta il M5s decise di ricorrere a votazioni "fisiche", e non virtuali. E forse fu proprio quella decisione il motivo della scarsa partecipazione al voto. Un "errore" a cui si potrebbe rimediare adesso: una nuova votazione online è infatti una delle due ipotesi a cui il M5s sta pensando per le Comunali. La seconda è di candidare a sindaco Gianluca Corrado, arrivato terzo alle consultazioni di novembre (il secondo, Livio Lo verso, avrebbe già deciso di rinunciare al ruolo). Comunque vada, per il M5s la corsa a Palazzo Marino è ormai una vera e propria scalata al limite dell'impresa.