Comunali 2016, Salvini: “Io sindaco di Milano? È il mio più grande sogno”
Matteo Salvini prossimo sindaco di Milano? Potrebbe anche essere. Tra le ultime – ma in realtà già note – indiscrezioni riguardo al prossimo primo cittadino del capoluogo lombardo arrivano anche quelle del segretario federale della Lega Nord, che ha espresso la sua volontà di conquistare Palazzo Marino candidandosi alle elezioni comunali del prossimo anno. Dopo le dichiarazioni del ministro Lupi, il quale ha negato quanto detto sul suo conto riguardo ad una presunta candidatura, bollandolo come “stupidaggini”, e dopo i dubbi dell’attuale sindaco Giuliano Pisapia, Salvini si è fatto avanti. In un'intervista a Repubblica, il leghista ha dichiarato: "Non ho mai nascosto che fare il sindaco di questa città è il mio sogno nel cassetto. Non posso che confermare". Salvini sembra deciso, ma a una condizione: "Tutto però dipende dal quadro nazionale. Vediamo quando si vota per le politiche, perché è chiaro che se fosse a breve io gioco quella partita, non lascio certo il campo libero a Renzi. Noi siamo pronti. Da mesi stiamo lavorando al programma, per risolvere i problemi dei milanesi aggravati dalla cura Pisapia. Cose concrete: parchi, asili nido, un palazzetto dello sport al posto della moschea a Lampugnano. La Lega c'è e ci sarà".
"Pisapia ha fatto ben poco per Milano, Lupi cespuglio di Renzi"
Deciso e risoluto, il leader della Lega non tentenna nemmeno per un secondo. E, alla domanda sui suoi presunti rivali, risponde con una risata: "Pisapia è una brava persona, gli voglio anche bene, ma si rende perfettamente conto che ha fatto ben poco per questa città, se non riconoscere i matrimoni gay celebrati all'estero. Milano ha altri problemi. Lupi? Ce ne faremo una ragione". Ora però Salvini pensa al futuro: "Tra un anno sarà cambiato tutto. Mi basta vedere quanta gente, anche attualmente collocata in altre forze politiche, si è messa a disposizione per sostenere il nostro progetto. Inoltre tra qualche mese si vota per le regionali in Veneto, entro quella data l’Ncd, il partito di Lupi, non ci sarà più, è già in pieno disfacimento. Figuriamoci tra un anno. Se qualcuno, come Lupi, si tira fuori è un problema suo. Lo dico senza polemica, riconoscendo anche che lui è stato un buon assessore, ma non possiamo allearci con chi è stato al governo con Monti e Letta, e adesso fa il cespuglio di Renzi".