Comunali 2016 Milano, Sala usa la sede Expo per un vertice elettorale: polemiche
La pubblicazione dei conti di Expo (ma si tratta di un pre-consuntivo e non del bilancio definitivo) non ha placato le polemiche intorno a Giuseppe Sala, commissario unico dell'Esposizione universale ma soprattutto candidato alle primarie di centrosinistra per il sindaco di Milano. Ad accendere l'ultima miccia è stato involontariamente il consigliere comunale del Pd Ruggero Gabbai, che ha postato su Facebook una foto relativa a un incontro "elettorale" tra Sala ed esponenti della comunità ebraica milanese, di cui Gabbai fa parte. Il problema è che l'incontro è avvenuto nella sede di Expo, società pubblica che, in teoria, Sala non avrebbe dovuto utilizzare per scopi personali.
De Corato: "Palese conflitto di interesse"
La foto è stata ripresa lunedì dal quotidiano Il Giornale, finendo con l'arroventare ancora di più il clima intorno a Sala, bersagliato sia dai suoi avversari alle primarie sia dal centrodestra. Da qui sono arrivate le critiche più feroci: il vicepresidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato, di Fratelli d'Italia, ha presentato un'interrogazione urgente sia in Comune sia in Regione, parlando di "palese conflitto d'interesse". La coordinatrice lombarda di Forza Italia Mariastella Gelmini su Twitter ha usato l'ironia per immaginare cosa sarebbe successo se Sala si fosse candidato con il centrodestra e avesse sfruttato il ruolo di commissario di Expo.
Passera: "Sala è senza vergogna"
Critiche feroci sono giunte anche da altri candidati sindaci alle prossime Comunali: Corrado Passera di Italia unica ha definito Sala "senza vergogna", mentre Patrizia Bedori dei Cinque stelle ha chiesto all'ex commissario unico di smetterla "di fare campagna elettorale a spese dei cittadini".
A provare a minimizzare l'episodio è stato lo stesso Gabbai, che ha spiegato come sia stata la comunità ebraica a chiedergli di fargli visita nella società Expo, che lui non poteva abbandonare in quanto ancora amministratore delegato della società. Una spiegazione che però non convince: chissà se ne potranno beneficiare i competitor di Sala alle primarie del 6 e 7 febbraio prossimi, Balzani, Majorino e Iannetta.