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Comunali 2016 Milano, Sala: “Se vinco proporrò un patto sugli appalti a Cantone”

Il candidato alle primarie di centrosinistra per il sindaco di Milano Beppe Sala ha detto che, in caso di vittoria, ha intenzione di proporre un patto al presidente dell’Anac Raffaele Cantone sugli appalti in città: “A Milano non c’è e ci sarà mai spazio per chi fa il furbo” .
A cura di Francesco Loiacono
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Un patto sugli appalti di Milano con il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. È uno dei punti che Giuseppe Sala, candidato alle primarie di centrosinistra per il sindaco di Milano, intende realizzare se dovesse vincere prima le consultazioni del 6 e 7 febbraio e poi le elezioni comunali vere e proprie: "Milano è una città onesta amministrata da persone oneste e non c’è e ci sarà mai spazio per chi fa il furbo". Sala, intervistato dal Corriere della sera, ha anticipato parte del programma che presenterà ufficialmente sabato prossimo al teatro Strehler.

"Con Expo abbiamo vinto la battaglia degli appalti"

Il punto principale riguarda la "trasparenza degli appalti", una "dura e fondamentale battaglia quotidiana che con Expo abbiamo vinto". Non è un caso se lo stesso Cantone abbia definito Milano come Capitale morale: una "medaglia" arrivata però dopo le inchieste giudiziarie che hanno contraddistinto il periodo pre-Expo coinvolgendo anche stretti collaboratori di Sala.

Altri collaboratori di Sala potrebbero invece essere, in un'ipotetica giunta, gli attuali assessori che si sono schierati dalla parte dell'ex commissario unico di Expo: "Hanno dato un sostegno libero e senza condizioni alla mia candidatura, altrimenti non avrei accettato di averli al mio fianco", ha detto Sala, aprendo alla riconferma di alcuni di loro che "ci permetterebbe una ripartenza lanciata".

Sala ha poi scansato le polemiche sul "candidato grigio", come lo ha definito un'altra candidata alle primarie, Francesca Balzani, ed è tornato su alcuni punti concreti del suo programma: riqualificare la torre di via Pirelli, reperendo i fondi attraverso la vendita di parte del patrimonio immobiliare di pregio della città (il palazzo di via Larga) e rilanciare il progetto di riqualificazione degli ex scali ferroviari: "Una ferita aperta che va rimarginata subito".

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