Comunali 2016 Milano, Majorino vuole un “assessore omosessuale” in giunta: polemiche
Potrebbe essere annoverata come la prima vera polemica delle primarie milanesi. È quella scatenata dalle dichiarazioni su Facebook del candidato e assessore Pierfrancesco Majorino, che in un messaggio su Facebook aveva auspicato nella sua ipotetica giunta la presenza di "una persona omosessuale", "capace di raccontare la propria e la nostra idea di città anche a partire dalla propria biografia, dalla propria fatica, dalle proprie lotte". Una sorta di "quota gay", dopo le quote rosa, che ha subito suscitato molte polemiche anche in seno alla stessa comunità Lgbt milanese.
Tanti, infatti, i commenti negativi postati sotto al messaggio di Majorino e su altri social network come Twitter. Due le critiche principali mosse all'attuale assessore alle Politiche sociali, che pure è molto apprezzato (e criticato da destra) per i suoi sforzi in tema di diritti civili: da un lato c'è chi vede la sua uscita come un tentativo di accaparrarsi i voti della comunità Lgbt, dall'altro c'è chi critica la decisione di nominare un "assessore gay" perché ciò che dovrebbe contare in un esponente della giunta è la competenza, e non il suo orientamento sessuale.
Tante le critiche sui social network
Le critiche hanno spinto Majorino a precisare il suo pensiero in un post successivo: "Mi fa piacere che si sia aperta una discussione sul tema dell'assessore che rappresenti il punto di vista maturato nei movimenti Lgbt – ha scritto l'assessore sempre su Facebook -. Attenzione: non ho mai scritto che voglio ‘l'assessore gay'. Una sorta di nuova "quota". La questione ovviamente non riguarda l'orientamento sessuale ‘punto'. Riguarda l'appartenenza a una comunità che si batte per i propri diritti (e quindi deve farlo..). In un Paese che li calpesta ed offende (e dove servono tanti che fanno della questione una priorità politica assoluta, a prescindere dal loro orientamento sessuale)".
La precisazione non è servita a chiudere del tutto la polemica, anche perché in apparente contraddizione col primo messaggio di Majorino, che non è stato modificato. La sensazione è che il tema possa ripresentarsi con l'avvicinarsi del 7 febbraio, giorno in cui si andrà a votare per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime Comunali 2016. Intanto, però, almeno sulla pagina Facebook dell'assessore la questione sembra essere stata oscurata dai tanti messaggi di solidarietà giunti dopo le minacce di morte ricevute da Majorino e dalla sua famiglia in merito al bando per la costruzione di nuove moschee a Milano.