Comunali 2016 Milano, Balzani: “Troppo costoso riaprire i Navigli, i soldi alle periferie”
Riaprire completamente i Navigli di Milano? Dopo la promessa – ma lo ha definito più che altro un sogno – fatta da Giuseppe Sala durante la presentazione ufficiale del suo programma, sull'argomento interviene un'altra candidata alle primarie di centrosinistra, Francesca Balzani. La vicesindaco, nel corso di uno dei tanti incontri che precedono l'appuntamento del 6 e 7 febbraio, ha definito il progetto come un "sogno bellissimo" ma ne ha criticato i costi, superiori ai 400 milioni di euro. Soldi, ha spiegato la Balzani, che sarebbe meglio destinare alle periferie di Milano, quel cosiddetto "ciambellone" da cui secondo Balzani – come ripetuto anche nella redazione milanese di Fanpage.it – deve ripartire la prossima amministrazione.
Balzani ha poi aperto alla possibilità di aprire soltanto alcuni tratti della vecchia cerchia dei Navigli, ad esempio in via Melchiorre Gioia: un intervento che permetterebbe anche un miglior deflusso delle acque del naviglio della Martesana e del Seveso, che si incontrano proprio all'altezza di via Melchiorre Gioia.
Il presidente dell'associazione pro-apertura: "Non è un sogno"
La riapertura dei Navigli è un tema su cui da tempo i milanesi si dividono. Il percorso originario dei canali navigabili, alla cui costruzione partecipò anche Leonardo Da Vinci, fu progressivamente ricoperto in epoca fascista, lasciando scoperti solamente alcuni tratti. A favore della riapertura, caldeggiata anche dal governatore lombardo Roberto Maroni, è sorta anche un'associazione, "Riaprire i Navigli", alla cui guida siede il consigliere comunale e presidente della commissione Urbanistica Roberto Biscardini: "Ci auguriamo che tutti i candidati sindaci, e non solo Sala, sposino la nostra idea di riaprire i Navigli a Milano. Non è un sogno, abbiamo dimostrato che si può fare senza bisogno di incidere sul bilancio del consiglio comunale. Basta non commettere errori di impostazione", ha detto Biscardini.