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Comunali 2016 a Milano, Berlusconi insiste su Alessandrini. Salvini: “Mai con Alfano”

In vista delle prossime elezioni Comunali 2016 a Milano, Silvio Berlusconi sembra voler insistere sull’ex sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini. Si fa strada anche l’ipotesi di candidare Salvini, ma lui si nasconde e dice: “Dove c’è Alfano non ci sono io”.
A cura di Francesco Loiacono
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Adriano Alessandrini (Facebook)
Adriano Alessandrini (Facebook)

Dopo l'annuncio di Silvio Berlusconi – "entro una settimana il centrodestra deciderà il candidato sindaco per Milano" -, c'è attesa nel capoluogo lombardo per conoscere il nome di chi sfiderà il centrosinistra per la poltrona di Palazzo Marino alle prossime Comunali 2016. Potrebbe però non essere una grande sorpresa. Nelle ultime ore stanno tornando, infatti, due nomi già "consumati" in questa lunga fase di stallo: l'ex sindaco di Segrate Adriano Alessandrini e il segretario leghista Matteo Salvini. Delle due ipotesi è certamente l'ultima a essere più suggestiva. Salvini però continua a nascondersi, continuando ad anteporre alla propria candidatura (alla quale più volte ha accennato in passato, ma sempre mantenendosi sul vago) quella del giornalista Paolo Del Debbio, che ha però detto chiaramente di non voler cambiare mestiere. Una cosa chiara, però, Salvini l'ha detta: "Dove c'è Alfano non ci sono io". Non si tratta di un grosso colpo di scena, considerando i rapporti tesi tra il capo del Viminale e il segretario leghista, ma la scelta disegnerà scenari inediti a Milano, capoluogo di una regione nella quale Ncd e Lega governano insieme.

Comunali 2016 a Milano, Berlusconi insiste su Alessandrini

Alla fine, può essere davvero che, di fronte alla rinuncia di Salvini, Berlusconi riesca a imporre il suo candidato: Alessandrini, per dieci anni sindaco di un Comune che nei giorni scorsi il leader di Forza Italia ha paragonato alla Svizzera per pulizia ed efficienza. Lui, dopo essere rimasto inizialmente sorpreso dell'investitura, in un'intervista al Corriere ha rivelato di essere stato contattato una settimana fa da Berlusconi, che gli avrebbe detto di "tenersi pronto". Dal canto suo Alessandrini non si dichiara affatto spaventato dall'eventualità di dover passare dall'amministrare una cittadina di 30mila abitanti a governarne una da oltre un milione (anche di più considerando la città metropolitana): più grandi i problemi, sicuramente, ma anche molti di più i mezzi.

Una scelta, nel centrodestra, dovrebbe arrivare a breve. Anche per non lasciare troppo vantaggio al centrosinistra, che ai primi di novembre dovrebbe presentare i candidati alle primarie, in programma a febbraio.

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