Como: milanese segue il navigatore e finisce con l’auto incastrata sulle scale
Colpa del navigatore satellitare. Si è giustificato così, davanti ai vigili del fuoco, il turista milanese che lunedì mattina è rimasto incastrato con la propria auto in una stretta stradina di Carate Urio, paesino sul lago di Como. L'uomo, un 40enne residente nel Pavese, era alla guida della sua Volvo acquistata da poco: come riportato dalla testata "QuiComo" a un certo punto, dietro suggerimento del navigatore satellitare, ha imboccato via De Cristoforis, una stradina inizialmente asfaltata che dopo poco però si restringe e diventa a gradoni. Il turista disattento ha cercato di proseguire, sperando forse di poter sbucare su una strada normale rimediando all'errore iniziale: a un certo punto però la sua auto è rimasta letteralmente incastrata tra gli edifici che si trovano ai lati della viuzza, non potendo più andare né avanti né indietro.
Il precedente: a Monza due turisti inglesi erano finiti con l'auto in fondo a una scala
A quel punto all'incauto automobilista non è rimasto altro da fare se non chiamare i vigili del fuoco. A loro ha raccontato la sua disavventura, dando la colpa al navigatore Gps. I pompieri hanno dovuto lavorare per cinque ore prima di riuscire a disincagliare la vettura. L'episodio ricorda quanto avvenuto a settembre a Monza: due turisti inglesi, che avevano noleggiato un'auto per visitare il nostro Paese, avevano seguito le indicazioni del navigatore finendo in fondo alla scalinata che costeggia il Lambro, lungo lo Spalto Isolino. I due erano rimasti fortunatamente illesi, ma la loro vettura aveva riportato notevoli danni.
