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Como, la denuncia: “Troppi cigni nel lago”. Ma c’è chi li cattura e li mangia

Secondo il comandante della polizia provinciale a Como, nel lago, nella zona tra l’hangar e Villa Olmo, ci sarebbero troppi cigni: la denuncia arriva al termine di un censimento che avrebbe contato un numero elevato degli animali nutriti erroneamente dagli stessi cittadini che danno loro quotidianamente del pane. Eppure ci sarebbe anche chi li cucina e li mangia.
A cura di Chiara Ammendola
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Troppi cigni a Como. Secondo il comandante della polizia provinciale Marco Testa, nello spazio tra l'hangar e Villa Olmio ci sarebbero troppi cigni che a volte raggiungo anche il numero di 40 in uno spazio troppo piccolo: un problema causato a volte dagli stessi cittadini che nutrono a dismisura gli animali dando loro quotidianamente del pane. La notizia, diffusa da LaProvincia, sembra puntare il dito proprio contro l'alimentazione errata dei cigni che nutrendosi di pane aumentano a dismisura, poiché sempre più esemplari vengono attirati sul posto e sempre meno tendono a migrare: "Essendo un animale molto bello si registra una iperprotettività ingiustificata – spiega Testa – pensiamo alle mobilitazioni per i nidi o per le uova".

La carne dei cigni è commestibile e sono in molti a mangiarla

Secondo il comandante ci sono luoghi, come sul lago d’Iseo, dove sono state avviate campagne per vietare ai residenti e ai turisti di dare da mangiare ai cigni. Cosa che potrebbe essere fatta gradualmente anche a Como, poiché se dalla mattina alla sera non si desse più pane ai cigni, molti morirebbero perché deboli e ormai abituati al nutrimento artificiale. Un dato quello dei cigni, accompagnato da una curiosità: secondo alcuni infatti i piatti a base di carne di cigno sono stati consumati per secoli in Italia, una cosa oggi diventata un tabù. Ma secondo esperti e chef la carne dell'animale sarebbe magra e molto prelibata. In Inghilterra, fino al 1700, era uno dei cibi più raffinati delle famiglie reali inglesi. Ed è molto probabile che ci sia qualcuno che oggi continui a cucinarla e mangiarla.

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