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Como, l’anziana padrona autoritaria cacciata dalla sua azienda respinta all’ingresso

Nuova puntata nella saga imprenditoriale della Gilardoni Raggi X, azienda di Mandello del Lario (Como). L’anziana presidente, Maria Cristina Gilardoni, esautorata dal suo ruolo a inizio ottobre dal tribunale per aver maltrattato i propri dipendenti, ha provato a entrare in fabbrica ma è stata respinta ai cancelli. La decisione è stata presa dall’attuale commissario dell’azienda, che è il figlio dell’imprenditrice.
A cura di Francesco Loiacono
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Sulle sponde del lago di Como, a Mandello del Lario, da anni è in atto una vera e propria saga che coinvolge una famiglia di imprenditori e la loro fabbrica, la Gilardoni Raggi X. L'ultima puntata di questa saga che ha visto numerosi colpi di scena è avvenuta qualche giorno fa, tra martedì sera e mercoledì mattina: l'anziana presidente della ditta, Maria Cristina Gilardoni, si è presentata per due volte ai cancelli della sua fabbrica ma non è stata fatta entrare.

Per capire però perché ciò sia avvenuto è necessario fare qualche passo indietro. L'83enne imprenditrice, nominata Cavaliere del lavoro nel 2009, da decenni era alla guida dell'azienda fondata da suo padre Arturo nel 1947, che produce apparecchiature a raggi X e ad ultrasuoni utilizzati soprattutto in ambito medico e negli aeroporti. Ma, soprattutto nell'ultimo periodo, i suoi modi di fare fin troppo autoritari hanno determinato un clima infernale in fabbrica, che ha portato a centinaia di dimissioni e addirittura a un'inchiesta per maltrattamenti e lesioni. Sono diversi infatti gli ex dipendenti che hanno accusato l'anziana padrona di averli insultati o addirittura picchiati. Modi di fare che hanno causato in tanti anche una condizione di stress a livello psicologico.

Una svolta è arrivata a inizio ottobre: dopo l'avviso di garanzia per l'inchiesta penale ricevuto dalla Gilardoni e dal suo braccio destro, il tribunale civile di Milano ha di fatto esautorato l'imprenditrice dall'azienda, affidandola a un commissario provvisorio per 8 mesi: il figlio Marco Taccani Gilardoni, ex direttore generale che si era dimesso proprio perché in disaccordo con i modi di fare della madre. Lo scorso giovedì per la prima volta il figlio-commissario è entrato in azienda: per i primi giorni ha convissuto con la madre, ma a quanto pare la presenza dell'anziana imprenditrice continuava a costituire un fattore di turbamento per il clima interno aziendale. Ecco quindi l'ultimo atto: l'anziana padrona ormai esautorata che viene tenuta fuori dai cancelli della "sua" fabbrica per ben due volte. Furente, a quanto pare, per quello che considera un incredibile sgarbo. Al quale però, almeno per i prossimi otto mesi, dovrà a quanto pare abituarsi.

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