Como, l’anziana padrona autoritaria cacciata dalla sua azienda respinta all’ingresso
Sulle sponde del lago di Como, a Mandello del Lario, da anni è in atto una vera e propria saga che coinvolge una famiglia di imprenditori e la loro fabbrica, la Gilardoni Raggi X. L'ultima puntata di questa saga che ha visto numerosi colpi di scena è avvenuta qualche giorno fa, tra martedì sera e mercoledì mattina: l'anziana presidente della ditta, Maria Cristina Gilardoni, si è presentata per due volte ai cancelli della sua fabbrica ma non è stata fatta entrare.
Per capire però perché ciò sia avvenuto è necessario fare qualche passo indietro. L'83enne imprenditrice, nominata Cavaliere del lavoro nel 2009, da decenni era alla guida dell'azienda fondata da suo padre Arturo nel 1947, che produce apparecchiature a raggi X e ad ultrasuoni utilizzati soprattutto in ambito medico e negli aeroporti. Ma, soprattutto nell'ultimo periodo, i suoi modi di fare fin troppo autoritari hanno determinato un clima infernale in fabbrica, che ha portato a centinaia di dimissioni e addirittura a un'inchiesta per maltrattamenti e lesioni. Sono diversi infatti gli ex dipendenti che hanno accusato l'anziana padrona di averli insultati o addirittura picchiati. Modi di fare che hanno causato in tanti anche una condizione di stress a livello psicologico.
Una svolta è arrivata a inizio ottobre: dopo l'avviso di garanzia per l'inchiesta penale ricevuto dalla Gilardoni e dal suo braccio destro, il tribunale civile di Milano ha di fatto esautorato l'imprenditrice dall'azienda, affidandola a un commissario provvisorio per 8 mesi: il figlio Marco Taccani Gilardoni, ex direttore generale che si era dimesso proprio perché in disaccordo con i modi di fare della madre. Lo scorso giovedì per la prima volta il figlio-commissario è entrato in azienda: per i primi giorni ha convissuto con la madre, ma a quanto pare la presenza dell'anziana imprenditrice continuava a costituire un fattore di turbamento per il clima interno aziendale. Ecco quindi l'ultimo atto: l'anziana padrona ormai esautorata che viene tenuta fuori dai cancelli della "sua" fabbrica per ben due volte. Furente, a quanto pare, per quello che considera un incredibile sgarbo. Al quale però, almeno per i prossimi otto mesi, dovrà a quanto pare abituarsi.