Como, detenuto si impicca in carcere: è il dodicesimo in due mesi in Italia
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Un uomo di 50 anni, G.S., si è tolto la vita impiccandosi nella cella nella quale era detenuto, nel carcere di Como. La notizia è stata diffusa dalla rivista "Ristretti orizzonti", curata dall'associazione "Granello di senape" che si batte per la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle condizioni di vita dei carcerati. Il 50enne si trovava nel penitenziario comasco di Bassone perché arrestato con l'accusa di tentato omicidio nei confronti della sua ex convivente. Il suo suicidio non è un caso isolato: è il trentaduesimo dall'inizio dell'anno, il dodicesimo in appena due mesi, tra luglio e agosto.
Como, detenuto si impicca in carcere: è il dodicesimo in due mesi in Italia
Questa terribile "conta" è contenuta nel dossier "Morire di carcere", curato dall'associazione, che evidenzia come il fenomeno dei sucidi nelle carceri italiane sia ancora drammaticamente elevato. Quella che sta per terminare è stata infatti un'estate terribile per i penitenziari italiani, detentori di un triste "record" che, come spiegano dall'associazione, "eguaglia quello del 2005, quando però negli istituti penitenziari vi erano oltre 60mila persone, costrette in uno stato di intollerabile sovraffollamento, a cui fu posto momentaneo rimedio l'anno successivo con la concessione di un indulto".
Osservando la serie storica che comprende suicidi e decessi per altre cause dei detenuti, curata dall'associazione, l'unico elemento positivo è una sensibile tendenza alla diminuzione dei casi dal 2009 in poi. Si tratta però solo di una consolazione statistica: dietro ogni fredda cifra c'è un essere umano che, per quanto possa avere sbagliato, non può essere trattato alla stregua di un animale.