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Cologno, vice sindaca indossa mascherina con la scritta “Boia chi molla”: scoppia la polemica

Scoppia la polemica a Cologno Monzese per alcuni scatti che ritraggono la vice sindaco Gianfranca Tesauro, di Fratelli d’Italia, con una mascherina protettiva nera e la scritta “Boia chi molla”. La stessa mascherina è indossata anche da una giornalista durante un’intervista al sindaco leghista Angelo Rocchi, davanti al gonfalone del Comune. Il Pd attacca: “Senza vergogna, questo è il brodo di coltura ideologico di chi governa Cologno in questo momento”.
A cura di Francesco Loiacono
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Polemiche a Cologno Monzese, in provincia di Milano, per alcune foto pubblicate da Jacqueline Allemant, organizzatrice di eventi che cura la comunicazione di alcune pagine Facebook dedicate alla cittadina e ritenute vicine all'attuale sindaco, il leghista Angelo Rocchi. Nelle foto incriminate si vede la Allemant indossare una mascherina protettiva nera, col tricolore italiano e la scritta "Boia chi molla", motto coniato in epoca borbonica ma che è associato alla dittatura fascista di Mussolini. Nella giornata di lunedì 25 maggio sono apparsi alcuni selfie in cui la Allemant indossa la mascherina in compagnia del sindaco Rocchi: in un caso ai tavolini di un bar, nell'altro davanti al gonfalone del Comune. In un'altra foto (e in un video, poi rimosso), a indossare la mascherina è stata invece anche la vice sindaco e assessora della cittadina, Gianfranca Tesauro di Fratelli d'Italia.

Il Pd: Questo è il brodo di coltura di chi governa Cologno

A sollevare la polemica è stato il Partito democratico di Cologno: "Questo è il ‘brodo di coltura ideologico' di chi sta governando Cologno in questo momento", hanno scritto in una nota. "Il sindaco governa con il voto del consigliere di Casa Pound, mentre sui social qualche giorno fa il vice sindaco Tesauro citava Almirante, che noi ricordiamo come il firmatario delle Leggi Razziali in Italia". A seguito delle critiche, né il primo cittadino né la sua vice sindaca hanno rilasciato dichiarazioni: sulle loro pagine Facebook più di un utente ha scritto alcuni commenti chiedendo le loro dimissioni. Un passo indietro è stato fatto dall'autrice dei selfie: "Abbiamo deciso di eliminare il video che abbiamo girato con ‘la mascherina incriminata' non per dare ragione a chi non sa fare altro che polemiche ma solo per rispetto verso a tutte le persone che si sono sentite ferite", ha scritto la Allemant. Ma intanto tutti gli scatti incriminati sono sempre al loro posto.

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