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Cologno Monzese, pesce congelato non a norma in un ristorante cinese: sequestrati 100 chili

Pesce congelato non a norma e due lavoratori in nero: è quanto hanno trovato gli agenti della polizia locale di Cologno Monzese in un ristorante cinese della cittadina in provincia di Milano. I prodotti ittici presentavano irregolarità sull’etichettatura: impossibile risalire alla provenienza e alla data di pesca e congelamento. I vigili hanno sequestrato 100 chili di alimenti.
A cura di Redazione Milano
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Il pesce sequestrato (foto dalla pagina Facebook del sindaco Angelo Rocchi)
Il pesce sequestrato (foto dalla pagina Facebook del sindaco Angelo Rocchi)

Cento chili di pesce congelato sono stati sequestrati dalla polizia locale in un ristorante di Cologno Monzese, in provincia di Milano. Lo hanno comunicato il sindaco Angelo Rocchi e l'assessore alla Sicurezza Giuseppe Di Bari. Nel mirino degli agenti del nucleo Annonario e controllo del territorio è finito un ristorante cinese di Cologno, il cui nome non è stato comunicato. All'interno del locale sono stati trovati dei prodotti ittici che presentavano irregolarità per quanto riguarda l'etichettatura del pesce. Di fatto era impossibile risalire alla provenienza dei prodotti e avere informazioni certe sulla tracciabilità degli alimenti e sulla data di pesca e surgelamento. Il pesce che sarebbe stato servito ai clienti avrebbe dunque potuto nuocere alla loro salute.

Dai controlli sono emersi anche due lavoratori in nero

In aggiunta alle irregolarità riscontrate sul pesce, dall'ispezione della polizia locale è emerso che due lavoratori che prestavano servizio nel ristorante non erano in regola. Per il pesce non a norma e i lavoratori in nero i titolari del ristorante hanno ricevuto delle pesanti sanzioni. Soddisfatto per il risultato del lavoro della polizia locale il sindaco di Cologno Angelo Rocchi, che su Facebook ha commentato: "A difesa dei cittadini sempre". Da segnalare però che, in molti commenti, tanti hanno chiesto di fare il nome del locale in cui sono state riscontrate le irregolarità: "Chi specula sulla salute di ignari clienti dovrebbe essere indicato nero su bianco, leggi o non leggi sulla privacy – ha scritto un cittadino – quando si parla di salute la privacy per me passa non in secondo piano ma in ultima posizione".

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