Colnago, la storica azienda delle bici di Merckx venduta a un fondo arabo

Un'azienda storica nel campo del ciclismo made in Italy cambia proprietà e diventa araba. Si tratta della Colnago, marchio creato nel 1954 dal patron Ernesto Colnago a Cambiago, in provincia di Milano. Stando a quanto riporta il quotidiano economico "Il Sole 24Ore", la Colnago è stata venduta al fondo di investimento di Abu Dhabi Chimera Investments Llc. Il prezzo di chiusura della trattativa non è stato reso noto: il patron Ernesto Colnago, che ha mantenuto una piccola quota dell'azienda, continuerà probabilmente a seguire la produzione delle sue bici. Il fondo acquirente è proprietario anche del team ciclistico Uae, i cui atleti utilizzano proprio bici Colnago.
La storia della Colnago: innovazioni e successi
L'amore tra Ernesto Colnago e le biciclette inizia nel 1945, quando appena 13enne il ragazzo cambiò la data di nascita sui suoi documenti per andare a lavorare alla fabbrica di biciclette Gloria di Milano come saldatore. Nel 1954 la decisione di fondare la propria azienda di biciclette, anche grazie al provvidenziale incontro con il grande ciclista Fiorenzo Magni. Da allora la storia della Colnago è stata costellata da intuizioni, innovazioni tecnologiche come la realizzazione della primi bici da corsa al mondo interamente in carbonio e la prima bici da corsa con freni a disco, e successi. Celebri quello del "cannibale" Eddy Merckx nel 1972, quando il belga conquistò il Record dell’ora su un telaio in acciaio con catena a maglie forate a mano frutto di 200 ore di lavoro, e quello del 1995 di Franco Ballerini alla Parigi-Roubaix, ottenuto in sella a una delle bici più apprezzate dell'azienda, la Colnago C40, prima bicicletta in carbonio a vincere una delle Classiche più dure e difficili.
Ma sono tantissimi i successi ottenuti da tanti campioni sulle bici Colnago, dal Campionato del mondo del 1982 vinto da Giuseppe Saronni al Giro d'Italia del 1996 conquistato da Pavel Tonkov. Dal 1970 lo stemma della Colnago è un asso di fiori: l'utilizzo del simbolo venne suggerito al patron un giornalista dopo una vittoria alla Milano-Sanremo. Adesso l'asso è passato di mano, ma il cuore e la storia della Colnago restano saldamente ancorati nella provincia milanese, lì dove tutto è iniziato.