Clonavano dai libretti postali alle carte di credito: 5 arresti a Bergamo

Sono finite in carcere altre cinque persone accusate di far parte di una banda dedita a truffe, riciclaggio e usura, che operava con base ad Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo. Già altre 11 persone erano state arrestate in flagranza, mentre 95 persone risultano denunciate per reati di falso e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli arrestati farebbero parte di un'associazione per delinquere a cui sono contestati i reati di riciclaggio, usura, truffa, appropriazione indebita, estorsione e contraffazione. Centro delle attività illecite era una stamperia professionale clandestina che si trovava ad Azzano San Paolo, e che gli indagati utilizzavano per creare documenti d'identità contraffatti.
A partire da questi documenti falsi gli indagati avrebbero compiuto una serie di truffe e reati. Quello che ha fatto partire l'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo, Emanuele Marchisio, è stata la clonazione del libretto postale di due malcapitati correntisti di Poste Italiane, che si sono visti svuotati il proprio deposito di oltre 300mila euro, i risparmi di una vita. Da lì sono partite le indagini delle Fiamme gialle che hanno portato alla scoperta della banda, formata da pregiudicati bresciani e bergamaschi.
Il riciclaggio con i camper e auto rubate
Con i documenti falsi prodotti nella stamperia clandestina si è poi scoperto che la banda noleggiava autovetture e camper, li privava dei relativi segnalatori e ricevitori Gps, li trasferiva all’estero (Austria, Germania, Paesi dell’Est Europa) e poi li rivendeva, dopo averne falsificato targhe e libretti di circolazione. I proventi della vendita venivano depositati su conti correnti esteri dai quali, periodicamente, alcuni corrieri prelevavano denaro contante da riportare in Italia. Tre di questi corrieri sono stati arrestati in tre distinte occasioni, all’aeroporto di Milano Linate e a bordo di automezzi provenienti dalla Croazia e dalla Repubblica Slovacca. Oltre due milioni di euro è la somma ricavata con queste operazioni.
Scoperti anche casi di estorsione e usura
Le indagini hanno condotto anche alla scoperta di diversi casi di estorsione ed usura: un estorsore è stato arrestato in flagranza e un usuraio che concedeva prestiti con tassi fino al 552 per cento è stato denunciato. Ma i criminali oggetto di indagine delle Fiamme gialle bergamasche erano dediti anche al favoreggiamento all’immigrazione clandestina: avrebbero falsificato le assunzioni di 60 soggetti extracomunitari che, grazie ai falsi documenti, hanno poi ottenuto il rilascio del relativo permesso di soggiorno. I membri della banda sono stati anche denunciati per ricettazione di banconote false e lingotti d’oro.
Sequestrato un vero e proprio tesoro
Complessivamente, oltre all'arresto di tutti i componenti della banda, l’attività investigativa ha portato al sequestro di 628.917 euro in titoli al portatore e 67mila euro in contanti, quattro lingotti d’oro e uno d’argento, 250 carte di credito/bancomat clonate, numerosi documenti d’identità contraffatti, 14 orologi di rinomate marche (sei Rolex, due Cartier, due Wacheron Constantin, un Patek Philippe, un Audemars Piguet, un IWC Schaffhausen e un Baume & Mercier) di provenienza illecita, cinque auto, 40 Smartphone, 20 computer, numerosi campioni di banconote estere da contraffare, un disturbatore di segnale GPS (utilizzato per depistare le indagini), una pistola con matricola abrasa, oltre a 130 proiettili, 2 pugnali da combattimento illegalmente detenuti e un sigillo di Stato contraffatto, un’ampia scorta di materiale necessario a produrre documenti e carte contraffatti e la stessa stamperia clandestina.