Ciclisti travolti e uccisi a Verolanuova: Gianfranco e Francesco uniti dalla passione per la bici
È risultato positivo all'alcoltest e la sua auto non aveva l'assicurazione e non era in regola con la revisione: per questo il 35enne M.G., l'operaio che ha travolto, uccidendoli, i due ciclisti a Verolanuova, è stato arrestato con l'accusa di duplice omicidio stradale, così come disposto dal pubblico ministero Claudia Passalacqua. L'uomo è stato fermato poco dopo aver investito i due amici dai carabinieri che si sono messi immediatamente sulle sue tracce: ai militari avrebbe raccontato di non aver visto i ciclisti lungo la strada a causa del sole che lo ha abbagliato.
Il 35enne alla guida arrestato per duplice omicidio stradale
Gianfranco Vicardi, 67 anni, e Francesco Bianchi, 70 anni, stavano pedalando sabato pomeriggio lungo via San Rocco in direzione Verolanuova, nel Bresciano, da Pontevico, quando, giunti all'altezza del cimitero, sono stati investiti dalla Volvo guidata dal 35enne che li ha poi trascinati per diversi metri. L'operaio si è fermato immediatamente per prestare soccorsi ai due che però non ce l'hanno fatta, troppo gravi le ferite riportate nell'impatto. Quando il personale medico è giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
I due ciclisti travolti lungo la strada per Verolanuova
I due amici, entrambi pensionati, vivevano a Cremona e a unirli c'era proprio la passione per la bicicletta. Insieme avevano percorso decine di migliaia di chilometri. E così riempivano le loro giornate, anche se non erano, come spesso dicevano a tutti, ormai così giovani. La città è da ieri sotto shock mentre l'incredulità di amici e parenti aumenta: i due amici sono stati travolti in pieno giorno lungo la strada che porta a Pontevico, in uno dei tratti maggiormente percorsi da chi attraversa quella porzione della Bassa sulla nuova ciclabile di Monticelli d’Oglio. Ora le indagini dei carabinieri dovranno fare luce su quanto accaduto.