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Chloe, la modella rapita a Milano: “Ho dovuto fare innamorare il mio rapitore”

Il racconto di Chloe Ayling, la modella inglese rapita a Milano, in un’intervista rilasciata alla Bcc: “Più continuavamo a parlare, più cominciava a formarsi un legame fra di noi e quando mi resi conto che stava iniziando a piacermi, ho capito che dovevo usarlo a mio vantaggio. E così l’ho fatto innamorare di me”.
A cura di Francesco Loiacono
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Chloe Ayling, la ventenne modella inglese che nel luglio dello scorso venne rapita a Milano e tenuta prigioniera per una settimana, è tornata a parlare della sua vicenda. Intervistata dalla giornalista della Bbc Victoria Derbyshire, Chloe ha rivelato di aver dovuto "fare innamorare di lei" il suo rapitore, il 30enne Lukasz Herba, per convincerlo a rilasciarla. Cosa che effettivamente avvenne: dopo circa una settimana di prigionia, il 17 luglio dello scorso anno, il 30enne cittadino polacco accompagnò e rilasciò Chloe davanti al Consolato Britannico a Milano. Un gesto che alla fine ha alleggerito la posizione del rapitore, condannato in primo grado a 16 anni e nove mesi lo scorso giugno dalla Corte d'Assise di Milano: rischiava una pena fino a 30 anni.

Eppure, nonostante la condanna, Chloe ha rivelato alla giornalista della Bbc di aver ricevuto (e continuare a ricevere tuttora) insulti e commenti sgraditi: in tanti – soprattutto donne, ha precisato – hanno ritenuto tutta la vicenda una montatura e hanno definito la modella una "bugiarda". La tesi della montatura era stata d'altronde avanzata dalla difesa del 30enne Lukasz Herba, ma i giudici milanesi l'hanno ritenuta inattendibile: "Non ha alcun senso che la gente creda nei media (alcuni giornali britannici avevano rilanciato la tesi della montatura, ndr) e non nel tribunale", ha detto la ragazza all'intervistatrice.

Secondo quanto hanno ricostruito le indagini della squadra mobile milanese e poi confermato i giudici, Chloe è stata attirata a Milano dal 30enne Herba, con la complicità del fratello Michal (arrestato in Gran Bretagna e recentemente estradato in Italia) con la scusa di un servizio fotografico. Nel capoluogo lombardo la ragazza era stata però drogata con ketamina, In seguito Chloe e il 30enne hanno cominciato a parlare. "Più continuavamo a parlare, più cominciava a formarsi un legame fra di noi e quando mi resi conto che stava iniziando a piacermi, ho capito che dovevo usarlo a mio vantaggio", ha raccontato la modella all'intervistatrice. "Ho dovuto fare tutto il possibile per farlo innamorare di me". Questa strategia si è rivelata vincente per la modella, che in effetti è stata liberata dal suo rapitore.

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