Chloe Ayiling, il fratello del rapitore: “Finto sequestro, la modella era d’accordo”
Un accordo tra la modella inglese Chloe Ayling e il suo rapitore Lukasz Pawel Herba per simulare un "finto sequestro" e farle ottenere così maggiore popolarità. È questa la versione di Michal Konrad Herba, fratello del presunto sequestratore e a processo come suo complice, che oggi davanti alla Corte d'Assise di Milano ha dato la sua versione di quanto accaduto tra l'11 e il 17 luglio nelle province di Milano e Torino.
Il fratello del rapitore si è proclamato estraneo
Lukasz Pawel Herba è già stato condannato in primo grado a 16 anni e 9 mesi per il sequestro a scopo di estorsione della ragazza. La versione data da Michal Konrad non differisce dal racconto reso l'anno scorso dal fratello Lukasz nel corso del dibattimento a suo carico. Un resoconto che all'epoca i giudici avevano bollato come "incoerente e assurdo". Oggi Michal, processato separatamente fratello minore, rispondendo alle domande del pm Paolo Storari e del suo avvocato Simone Zancani, ha sostenuto di essere del tutto "estraneo" alla vicenda e di avere anzi tentato di convincere Chloe e Lucasz a rinunciare al loro piano. L'imputato ha sostenuto di avere saputo dei propositi del fratello solo la sera prima del rapimento, avvenuto in uno studio fotografico di Milano.
La modella: mi hanno iniettato qualcosa e sono svenuta
La scorsa udienza la ragazza, sentita in video conferenza da Londra, aveva ricostruito il rapimento dal suo ingresso nello studio dove era scattata la trappola. La giovane ha ricordato che qualcuno le aveva messo un braccio attorno al collo e le aveva tappato la bocca. Poi era stata aggredita da una seconda persona con un passamontagna. Durante la breve colluttazione le sarebbe stato iniettato qualcosa che avrebbe causato lo svenimento. Già a febbraio dello scorso anno, nel processo a carico del rapitore, la modella aveva raccontato tra le lacrime il rapimento.