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Chiusure domenicali, l’allarme dei commercianti di corso Buenos Aires: “A rischio 200 lavoratori”

Il presidente dell’associazione dei commercianti della zona di corso Buenos Aires, la più importante strada dello shopping di Milano, ha lanciato l’allarme sui possibili effetti delle chiusure domenicali dei negozi proposte dal governo: sarebbero 200 i posti di lavoro a rischio secondo Gabriel Meghnagi.
A cura di Francesco Loiacono
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Corso Buenos Aires a Milano (Archivio)
Corso Buenos Aires a Milano (Archivio)

Corso Buenos Aires è una delle più importanti strade commerciali d'Europa e la maggiore arteria commerciale di Milano. Ed è per questo che suonano preoccupanti le parole pronunciate dal presidente dell'associazione dei commercianti di zona, Gabriel Meghnagi, sui possibili effetti di una delle proposte di legge del governo giallo-verde in discussione in questi giorni al Parlamento, quella sulle chiusure domenicali dei negozi. Secondo Meghnagi, presidente di Ascobaires, l'introduzione dell'obbligo di chiusura per 26 domeniche e otto festività previste dalla legge comporteranno un grave danno ai negozi e di conseguenze anche a coloro che vi lavorano. Meghnagi ha stimato in circa 200 i posti di lavoro a rischio per effetto delle chiusure domenicali. Le parole del presidente di Ascobaires sono arrivate a margine di un incontro sull'argomento promosso da Massimo Scarinzi, assessore del Municipio 3. Meghnagi ha sottolineato come, più che l'imposizione delle chiusure, sarebbe utile andare a ritoccare i contratti di chi lavora la domenica o durante i festivi, con maggiorazioni in busta paga.

Il sindaco Sala contrario alle chiusure domenicali

L'intervento del presidente di Ascobaires è in linea con quello del sindaco Beppe Sala, da sempre contrario a imporre le chiusure domenicali a Milano. Il primo cittadino a novembre, commentando quello che è un cavallo di battaglia soprattutto dei Cinque stelle, a proposito delle chiusure domenicali aveva detto: "Le facessero ad Avellino, a Milano non ci rompano le palle". Un'espressione infelice che però riassumeva tutta la sua contrarietà al provvedimento. Proprio Sala si è fatto capofila di una serie di sindaci di grandi città intenzionati a chiedere deroghe al governo sul tema delle chiusure domenicali.

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