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Chiamano la figlia Blu, la procura convoca i genitori: “È unisex, il nome va cambiato”

I genitori di una bimba di un anno e mezzo che è stata chiamata Blu sono stati convocati dalla procura di Milano per rettificare il nome della figlia. Blu, da solo, non è infatti un nome “attribuibile in modo inequivoco a persona di sesso femminile”, come prevede la legge. I genitori dovranno anteporre a Blu un altro nome chiaramente femminile: se non decideranno loro lo farà un giudice.
A cura di Francesco Loiacono
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Se state pensando di chiamare vostra figlia Blu, sappiate che la procura della vostra città potrebbe chiamarvi per chiedervi di rettificare il nome. È accaduto, come riporta il quotidiano "Il Giorno", ai genitori di una bimba di un anno e mezzo, che per parenti, amici di famiglia ma anche sui documenti è Blu. Un nome sicuramente particolare, ma che non è un unicum in Italia: secondo l'Istat nel 2016 (l'annata più recente disponibile per le statistiche) sei bimbe sono state chiamate così, ma già nel 2007 cinque bambine avevano ricevuto dai genitori il nome Blu. Per la procura, però, da solo Blu non è un nome "attribuibile in modo inequivoco a persona di sesso femminile", come stabilisce l’articolo 35 del Decreto del Presidente della Repubblica 396 del 2000 (l'unica eccezione a tale regola è il nome Andrea, che può essere sia maschile sia femmine). Per questo il tribunale ha convocato i genitori della bimba, chiedendo loro di rettificare il nome: al contestato Blu dovrà essere anteposto un "altro nome onomastico femminile che potrà essere indicato dai genitori nel corso del giudizio". Se entro giovedì mamma e papà della bambina non si presenteranno con un'alternativa, a decidere il nuovo nome della loro figlia potrebbe essere un giudice.

"Non ci aspettavamo di dover cambiare nome un anno e mezzo dopo, quando ormai anche nostra figlia sa di chiamarsi Blu ed è scritto ovunque", hanno detto al quotidiano "Il Giorno" i genitori di Blu, spiegando però che già alla registrazione della figlia all'Anagrafe l'ufficiale li aveva avvertiti che c'era il rischio di essere richiamati. D'altronde non sono i soli genitori di una Blu ad avere questo problema: oggi toccava a un'altra coppia presentarsi in tribunale per rettificare il nome della loro figlia, anche se in questo caso la procura ha rinunciato a chiedere la rettifica del nome e il tribunale civile lo ha quindi confermato. Lo stesso iter, comunque, potrebbe seguire anche il procedimento per l'altra Blu, la bimba di un anno e mezzo: il pubblico ministero a cui l'anagrafe aveva segnalato il caso, Luisa Baima Bollone, dovrebbe essere orientata nuovamente a rinunciare il ricorso. Lo stesso potrebbe accadere per gli altri due casi di bimbe chiamate Blu ancora pendenti al tribunale di Milano. In attesa degli esiti della vicenda giudiziaria, in molti probabilmente si staranno chiedendo: perché chiamare Blu una bambina? Vittoria, mamma della bimba, lo ha spiegato: "Io l’ho scelto perché Blu è il colore del quinto chakra collegato alla gola, l’espressività, è simbolo di armonia ed equilibrio. Blu è il colore dell’infinito. Per Luca (il papà, ndr) Blu sta per Bella Luminosa Unica".

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