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Chef trovato morto a New York: Andrea Zamperoni ucciso da un mix di droga e alcol

Sarebbe stato ucciso da un mix di alcol e droga Andrea Zamperoni, lo chef lodigiano di 33 anni trovato morto a metà agosto in una stanza d’ostello a New York. I risultati dell’autopsia hanno rivelato che Zamperoni aveva assunto cocaina, alcol e Ghb, conosciuta anche come droga dello stupro. Per la sua morte resta in carcere la prostituta trovata con lui: è accusata di aver causato il decesso per overdose di Zamperoni e di altri due uomini.
A cura di Redazione Milano
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Andrea Zamperoni
Andrea Zamperoni

Andrea Zamperoni, lo chef lodigiano trovato morto lo scorso 21 agosto in una stanza di un ostello a New York, sarebbe stato ucciso da un mix di alcol e droga. A stabilirlo è stata l'autopsia eseguita negli Stati Uniti sulla salma dello chef, i cui risultati sono stati resi noti a oltre un mese dal decesso del 33enne. È il quotidiano "Il Giorno" a riportare le conclusioni del medico legale che ha eseguito l'esame: il decesso di Zamperoni, che a New York lavorava come capo chef nel noto ristorante Cipriani Dolci a Manhattan, sarebbe stato causato da un mix accidentale di Ghb (la cosiddetta "droga dello stupro"), cocaina e alcol. Zamperoni è morto il 18 agosto in una stanza del Kamway Lodge, un ostello malfamato nel Queens, quartiere in cui lo chef abitava assieme a un coinquilino. Il corpo del 33enne, originario di Zorlesco, frazione di Casalpusterlengo, era stato trovato solo tre giorni dopo grazie a una telefonata anonima.

Resta in carcere la prostituta trovata con Zamperoni

Nonostante le cause del decesso siano accidentali, la presenza della droga dello stupro nel corpo di Zamperoni lascia aperta un'ipotesi: quella che lo chef possa essere stato drogato a sua insaputa, con l'obiettivo magari di essere derubato. Per la vicenda della morte del 33enne resta in carcere la prostituta che era stata trovata con lui nell'ostello, la 41enne Angelina Barini. La donna, che continua a dichiararsi innocente, avrebbe ceduto la droga al 33enne ed è accusata di aver causato il decesso per overdose sia di Zamperoni, sia di altri due uomini: rischia dai 20 anni all'ergastolo. Era stata la stessa Barini a indicare ai poliziotti la stanza d'ostello in cui si trovava il corpo ormai senza vita di Zamperoni: il cadavere dello chef era avvolto in una coperta, come se qualcuno se ne volesse disfare. Una circostanza che alimenta dubbi sull'innocenza della 41enne, ma che dovrà naturalmente essere esaminata approfonditamente dalle autorità statunitensi e anche da quelle italiane: anche la procura di Lodi ha infatti aperto negli scorsi giorni un fascicolo conoscitivo sul decesso di Zamperoni.

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