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Cernobbio, zumba per aiutare i clochard: ma la locandina è di cattivo gusto (FOTO)

A Cernobbio (Como) un’associazione ha organizzato per domenica 29 novembre un corso di zumba per aiutare i senzatetto. Il fotomontaggio sulla locandina dell’evento è però scivolato nel cattivo gusto, scatenando molte polemiche sui social network.
A cura di Francesco Loiacono
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Una locandina di cattivo gusto rischia di oscurare le buone intenzioni con le quali domenica 29 novembre è stata organizzata un'iniziativa per aiutare i senzatetto di Como e Cernobbio. Proprio in quest'ultima cittadina sul lago, famosa per il meeting internazionale Ambrosetti che si tiene ogni settembre, l'associazione La Stecca ha organizzato un corso di zumba i cui proventi saranno devoluti a tutti i clochard di Como e provincia, alle prese con l'emergenza freddo in vista dell'inverno. Ma la locandina per pubblicizzare l'evento ha fatto storcere il naso a molti: si vede un gruppo di ragazzi atletici e in forma che saltano, mentre ai loro piedi è ritratto uno dei tanti senzatetto delle nostre città steso per terra e in difficoltà. Complice anche la prospettiva, l'effetto del fotomontaggio dà l'idea che i ragazzi stiano saltando proprio sopra al pover'uomo.

Il sindaco e gli organizzatori hanno ammesso l'errore

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La locandina è stata postata sui social e anche sul sito del Comune di Cernobbio, ed è stata subito inondata da commenti negativi, a volte anche ironici: da "agghiacciante" a "un salto nel cattivo gusto". Nonostante sia finita su molti mezzi di informazione, è ancora visibile sulle pagine di Facebook che promuovono l'evento. Il sindaco di Cernobbio Paolo Furgoni, la cui amministrazione ha concesso il patrocinio all'evento, ha ammesso l'errore sottolineando però le buone intenzioni degli organizzatori. E il presidente dell'associazione che ha promosso l'evento, Marco Malinverno, ha riconosciuto lo svarione, assicurando che non si voleva in alcun modo scivolare nella volgarità e nell'offesa. Al di là dell'epic fail – come si dice nel gergo dei social -, la speranza adesso è che la (cattiva) pubblicità all'evento porti più gente possibile alla manifestazione: i 10 euro per parteciparvi saranno infatti devoluti interamente ai senzatetto, che probabilmente sono gli unici a non curarsi troppo delle polemiche.

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