Cerca di derubare una ragazza, ma lei è esperta di boxe: rapinatore finisce ko
Sembrava una vittima predestinata. Così, almeno, avrà pensato il 24enne di nazionalità marocchina che martedì sera ha adocchiato una ragazza in piazza Ferrara a Milano, quartiere Corvetto. L'ha avvicinata nel tentativo di rapinarla, forse abbassando inconsciamente la guardia, ed è stato punito. La ragazza, infatti, una italiana di 32 anni, era un'appassionata di pugilato: con un pugno ha messo ko il rapinatore e l'ha poi tenuto fermo fino all'arrivo della volante della polizia. Alla vista degli agenti, a quanto riferito dagli stessi poliziotti, pare che l'uomo abbia tirato un sospiro di sollievo: la donna, infatti, dopo il tentativo di furto non ne ha voluto sapere di lasciarlo scappare, continuandolo a picchiare mentre lo teneva fermo. Il 24enne, già conosciuto alle forze dell'ordine per precedenti, è stato arrestato per tentata rapina. Gli agenti hanno poi ricostruito nei dettagli l'intera vicenda: pare che il marocchino si sia avvicinato alla donna intimandole di consegnare il cellulare e i soldi, con la minaccia di tirar fuori dalla tasca dei pantaloni un coltello. Ma non è riuscito nemmeno a portare la mano verso la tasca: la ragazza l'ha steso con un colpo da ko, come si usa dire nel gergo della boxe.
Chissà adesso che l'episodio non possa far sorgere una sorta di effetto emulazione tra le milanesi. La percezione di aumentata violenza nei confronti di quello definito a torto il "sesso debole", d'altronde, ha portato negli ultimi tempi al sorgere di numerosi corsi di autodifesa, sempre più frequentati da parte delle donne. Capofila, in questo caso, il Comune di Milano, che dal 2012 organizza il corso "Sicurezza in rosa". Oltre 13 finora le edizioni realizzate, che hanno visto la partecipazione di più di 260 donne: lavoratrici ma anche casalinghe. Nel 2014 la prima classe del corso, organizzata a febbraio, è andata subito a ruba: i 20 posti disponibili sono esauriti in poco tempo. Nuovi corsi sono comunque disponibili ogni bimestre.
