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Centro estetico di lusso chiude improvvisamente a Milano: le clienti perdono migliaia di euro

Un lussuoso centro estetico in via Turati, a Milano, ha chiuso improvvisamente i battenti lo scorso sabato all’insaputa dei clienti, che rischiano di perdere migliaia di euro già pagati per i trattamenti. Dai titolari del centro nessuna informazione: nessuno risponde al telefono, arredi e costose creme sono sparite.
A cura di Francesco Loiacono
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L'interno del centro estetico in via Turati a Milano (Foto da Facebook)
L'interno del centro estetico in via Turati a Milano (Foto da Facebook)

La sede della DeSheli Italia, filiale in franchising del gruppo internazionale nato nel 2008 in Israele e specializzato in trattamenti di bellezza, si trovava in via Turati, nel centro di Milano. Una location "prestigiosa – scriveva l'azienda su Facebook – a due passi dal celebre quadrilatero della Moda. Lo showroom si trova all’interno del palazzo della permanente, edificio costruito nel secondo 800 progettato dall’architetto Luca Beltrami che conserva ancora oggi la facciata di impianto neoclassico", affermava orgoglioso nel 2017 il centro, pubblicando una foto dei lussuosi interni della spa. Ma di quegli oggetti, adesso, non c'è più niente. Perché, come riporta il "Corriere della sera", lo scorso sabato l'unica sede della "DeSheli" in Italia è stata svuotata in tutta fretta con tutto il suo contenuto: arredi, lettini, macchinari e le costose creme di bellezza.

Il centro estetico di lusso ha chiuso, senza avvisare le clienti. Dallo scorso lunedì, il civico 32 di via Turati è meta del mesto pellegrinaggio di chi, dopo aver pagato migliaia di euro per trattamenti di durata anche annuale, adesso è convinta che i propri soldi siano andati in fumo. Dall'azienda non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale: su Facebook il centro risulta ancora aperto, ma se si prova a chiamare i telefoni risultano sempre occupati. Alcune clienti, le più battagliere, parlano apertamente di truffa e sono già andate a sporgere denuncia. Il Corriere riporta le voci di alcune dipendenti del centro, che non venivano pagate da mesi: segno di problemi finanziari dell'azienda, che sembrano ulteriormente testimoniati dal fatto che anche alcune mensilità d'affitto non erano state pagate. Evidentemente i titolari del centro non potevano più permettersi la location prestigiosa tanto sbandierata: un evidente caso di bellezza solo di facciata, che nascondeva però, probabilmente da tempo, seri problemi "di sostanza".

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