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Caso Maugeri, San Raffaele patteggia 10 milioni di euro per corruzione

La Fondazione San Raffaele del Monte Tabor ha patteggiato un milione di euro, più altri nove confiscati, nel procedimento sulle presunte irregolarità nella gestione della sanità lombarda che vede imputato, tra gli altri, l’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, attuale senatore del Nuovo centrodestra.
A cura di Francesco Loiacono
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Un milione di euro come somma concordata per il patteggiamento, più altri nove confiscati come proventi del reato di corruzione. È questo il conto pagato dalla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor nel procedimento sulle presunte irregolarità nella gestione della sanità lombarda, che vede al centro la Fondazione Maugeri di Pavia e tra gli imputati anche l'ex presidente della Regione Lombardia e attuale senatore del Ncd Roberto Formigoni. Il giudice per le indagini preliminari, Alessandro Santangelo, ha ratificato martedì il patteggiamento. La fondazione San Raffaele risponde a livello amministrativo dell'operato del fondatore don Luigi Verzè e del vicepresidente Mario Cal, entrambi deceduti nel 2011, che secondo l'ipotesi dell'accusa avrebbero pagato l'imprenditore Pierangelo Daccò, considerato il tramite per versare "tangenti" ai vertici della Regione Lombardia, per avere in cambio delibere favorevoli sui fondi per la sanità.

Caso Maugeri: il San Raffaele patteggia 10 milioni

Sul patteggiamento ratificato martedì si era espressa in maniera favorevole la procura di Milano, con i pubblici ministeri Antonio Pastore, Laura Pedio e Gaetano Ruta, titolari delle indagini. Il reato di corruzione per cui la Fondazione San Raffaele ha patteggiato è contestato anche a Roberto Formigoni insieme a quello di associazione a delinquere. L'ex "Celeste", a capo del Pirellone per 18 anni dal 1995 al 2013, risulta ufficialmente indagato dal luglio del 2012 ed è stato rinviato a giudizio nel marzo 2014. L'inchiesta sulla Fondazione Maugeri è emersa nell'aprile 2012, dopo l'arresto, tra gli altri, dell'ex assessore regionale alla Sanità Antonio Simone. La Fondazione di Pavia, i cui vertici insieme a quelli del San Raffaele avrebbero usato fondi dei gruppi ospedalieri per pagare tangenti ai vertici della Regione Lombardia, è uscita di scena a settembre 2013 patteggiando davanti al giudice preliminare un risarcimento complessivo di sedici milioni di euro.

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