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Caso Bozzoli, trovati soldi sospetti a casa di Ghirardini, l’operaio ucciso dal cianuro

Giuseppe Ghirardini potrebbe aver ucciso l’imprenditore Mario Bozzoli e potrebbe essersi suicidato per il rimorso. È la nuova pista sulla quale indagherebbero gli inquirenti dopo la scoperta di somme di denaro sospette trovate in casa dell’operaio, trovato morto pochi giorni dopo la scomparsa dell’imprenditore titolare dell’omonima fonderia di Marcheno (Brescia).
A cura di Francesco Loiacono
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Nuovi elementi sul doppio mistero di Marcheno (Brescia) relativo alla scomparsa dell'imprenditore Mario Bozzoli e alla morte di Giuseppe Ghirardini, operaio della fonderia gestita dai fratelli Mario e Adelio Bozzoli. Secondo quanto riporta il quotidiano "La Repubblica", somme di denaro sospette sarebbero state sequestrate proprio in casa dell'operaio, trovato senza vita alcuni giorni dopo la sparizione del suo datore di lavoro.

I soldi e le telefonate sospette tra Bozzoli e Ghirardini

Si tratterebbe di migliaia di euro non provenienti dal conto corrente di Ghirardini, sempre in rosso. Il denaro, assieme a un flusso sospetto di telefonate tra Ghirardini e Bozzoli registrato dagli inquirenti nei giorni precedenti alla scomparsa dell'imprenditore, che risale all'8 ottobre dell'anno scorso, potrebbero essere la chiave per risolvere un doppio mistero finora intricatissimo. Una delle ipotesi su cui indagano gli inquirenti è infatti che Ghirardini abbia sottratto i soldi alla fonderia di Marcheno: una volta scoperto dal titolare, lo avrebbe ucciso e poi, preso dal rimorso, si sarebbe suicidato con le capsule di cianuro che, trovate accanto al suo cadavere, sono state individuate come la causa della sua morte.

Dell'imprenditore però ancora nessuna traccia

A questa ricostruzione, che metterebbe la parola fine a un giallo che va avanti da più di un anno, mancano però alcuni dettagli di non poco conto: il primo e più importante è che dell'imprenditore Mario Bozzoli non è ancora stata trovata alcuna traccia. Le prime analisi sui prodotti di scarto trovati nei forni della fonderia hanno infatti dato esito negativo. Secondo gli inquirenti è proprio in uno dei forni che il cadavere dell'uomo sarebbe stato gettato dal o dai suoi assassini. Inoltre, non è da sottovalutare il fatto che i familiari di Ghirardini fin dal primo momento hanno sempre respinto la tesi del suicidio: Giuseppe Ghirardini avrebbe di lì a poco riabbracciato il figlio, che vive in Brasile con l'ex moglie, e non aveva mai manifestato la volontà di farla finita.

Sul doppio mistero della fonderia di Marcheno, che intanto ha chiuso i battenti, sono aperte due inchieste: una, per omicidio e occultamento di cadavere, vede indagati i due nipoti di Mario Bozzoli e due operai della fonderia. La seconda è invece relativa alla morte di Giuseppe Ghirardini: si indaga per istigazione al suicidio ma non ci sarebbero persone iscritte nel registro degli indagati.

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