Caserma Montello, arrivati in anticipo i primi migranti: stasera presidio di protesta
Era previsto per domani, ma è stato portato a termine all'alba di oggi, in gran segreto, il trasferimento dei primi richiedenti asilo all'interno della caserma Montello in via Caracciolo, a Milano. La decisione di anticipare i tempi è stata presa dal prefetto Alessandro Marangoni per evitare le preannunciate manifestazioni di protesta di domani, con la Lega Nord e CasaPound pronte a sostenere un comitato di cittadini e a replicare anche nel capoluogo lombardo le "barricate" di Goro e Gorino.
Annunciato per stasera un presidio di protesta
In realtà, dopo le parole di fuoco pronunciate al presidio della scorsa settimana – con tanto di invito a disobbedire rivolto alle forze dell'ordine – a quanto pare il leader del Carroccio Matteo Salvini ha deciso, anche visto il terremoto, di stemperare i toni. Ma i residenti – solo alcuni – non ci stanno e per stasera alle 21.30 hanno annunciato un presidio di protesta.
Non si sa ancora cosa succederà domani: confermata la festa organizzata dal comitato "Zona 8 solidale", che avrebbe dovuto opporsi alla manifestazione di protesta. Mentre il trasferimento anticipato dei migranti sembra invece avere spiazzato CasaPound, che affida a Facebook un commento così: "Eccolo qua il vostro modo di agire, di sotterfugio; eccola qua la vostra soluzione all'apertura dell'ennesimo centro d'accoglienza: trasferire i profughi di notte e con un giorno d'anticipo per paura di contestazioni".
I richiedenti asilo resteranno in caserma fino al 31 dicembre 2017
Il Comune, d'altronde, era stato chiaro fin dal principio nel voler sostenere il prefetto: "Meglio in caserma che per le strade", aveva detto il sindaco Beppe Sala. D'altronde, sulla permanenza dei migranti nella caserma Montello ci sono dati certi: sorveglianza 24 ore su 24 per evitare qualsiasi problema legato alla sicurezza (una sorta di compromesso per i residenti) e permanenza temporanea fino al 31 dicembre 2017. Sono 300 le persone che saranno trasferite a regime nella struttura di via Caracciolo: provengono in prevalenza dal centro di accoglienza di via Aldini, dove così si potranno liberare posti per i senzatetto in vista dell'inverno. Una soluzione di buonsenso che consentirà di togliere quanta più gente possibile dalla strada. Ma che effettivamente non potrà essere in sé risolutiva dell'emergenza legata all'accoglienza, se questo tema non sarà affrontato di concerto tra governo ed enti locali.